di Giovanni Cardarello
Smarcate le tornate elettorali per il sindaco di Perugia e per la presidenza della Regione Umbria, nel capoluogo tiene banco una nuova, e delicatissima, tornata elettorale. Ma questa volta non si parla di un’istituzione che elegge il proprio governo a suffragio universale. Non per questo ha minor peso nella cultura e nell’economia di Perugia.
Parliamo dell’Università degli Studi di Perugia, per tutti UniPg: uno degli atenei più antichi d’Italia e del mondo – è stata fondata nel 1308 – e che entro l’estate cambierà guida. Nel corso dell’imminente primavera scade infatti il mandato sessennale di Maurizio Oliviero, alla guida dell’ateneo dal 2019. Si andrà quindi alle elezioni per il nuovo rettore, elezioni dove voteranno solo professori e dipendenti tecnici e amministrativi e che verosimilmente saranno convocate tra maggio e giugno, non appena – spiega il quotidiano ‘Il Messaggero-Umbria‘ – arriverà «il via libera dal Ministero dell’università e della ricerca al nuovo regolamento generale d’ateneo».
Un passaggio che metterebbe il decano Ermanno Cardelli nelle condizioni di indire le elezioni. Nuovo regolamento, figlio del nuovo statuto che prevede due novità decisive. La prima è il peso ponderato che viene fornito agli impiegati amministrativi che, rispetto al voto del 2019, varrà quasi il doppio. La seconda è che l’elezione avverrà con un regolamento simile a quello per l’elezione dei sindaci, quindi con il ballottaggio tra i primi due classificati se nessuno supera il 50% + 1 dei consensi.
Ma chi è in corsa per succedere ad Oliviero? Sempre secondo quanto riferisce Il Messaggero i nomi sono cinque e tutti di grande peso. Partiamo da Marcello Signorelli, per molti il favorito, direttore del dipartimento di economia e professore di politica economica. Grande conoscitore della realtà locale e componente della commissione di ateneo ‘per la valutazione delle istanze presentate dagli studenti in condizione di necessità ’.
Lo sfidante principale dovrebbe essere Paolo Carbone, vicedirettore del dipartimento di ingegneria e titolare della cattedra di ‘misure elettriche ed elettroniche’. In campo anche Luca Gammaitoni, professore di ‘fisica sperimentale delle interazioni fondamentali e applicazioni’, con alle spalle un fattore che può essere decisivo, visti i nuovi assetti politici comunali e regionali, ma che al tempo stesso potrebbe zavorrarne la candidatura: essere stato il capolista del Partito Democratico alle regionali del 2019 quando la Tesei e il centrodestra sbaragliarono per la prima volta nella storia la coalizione di centrosinistra.
Possibile candidato anche Massimiliano Marianelli, direttore del dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione e titolare della cattedra di storia della filosofia. Sulla carta un outsider ma con possibilità di arrivare al ballottaggio. Chiude il cerchio l’avvocato Daniele Porena, sempre afferente al dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e docente di diritto costituzionale e pubblico. E poi ci sarebbe medicina, da dove al momento non si profilano candidature ma che avrà un peso decisivo, come sempre del resto, nell’elezione del nuovo rettore. La partita si sta per aprire.