Oncologia a Terni: ampliamento in vista

Con il progetto consegnato dall’Unmil miglioreranno i servizi di accettazione e accoglienza: «Vigileremo sul rispetto dei tempi»

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Un progetto che vedrà la luce entro l’ottobre del 2017 e che è destinato a risolvere l’annosa carenza di spazi che caratterizza il day hospital oncologico del Santa Maria, con tutto ciò che ne consegue in termini di disagi per l’utenza anche dal punto di vista della privacy, decisamente compromessa. E’ quello messo a punto dall’Unmil di Terni che, dopo aver incassato l’assenso dell’azienda ospedaliera e della Fondazione Carit, ha già presentato il progetto preliminare e un dettagliato cronoprogramma. Con un impegno: «Vigileremo affinché venga rispettato».

Ospedale Terni, amplimento oncologia Unmil - 2 maggio 2016 (1)

Il progetto

L’ampliamento Gli spazi di accoglienza e attesa del day hospital oncologico sono sottodimensionati rispetto alle esigenze. Basti pensare che negli orari di punta, all’interno della struttura si registrano almeno 130 utenti presenti contemporaneamente, a fronte di una disponibilità attuale di soli 56 metri quadrati per quel che riguarda la sala di attesa interna al complesso ospedaliero. Grazie ai lavori, rappresentati dalla creazione di ‘padiglione satellite’, sarà possibile ampliare la struttura di altri 337 metri quadrati – con una diversa disposizione degli spazi – per un totale di 436 mq.

Il cronoprogramma La consegna del progetto definitivo e di quello esecutivo è prevista fra i mesi di maggio e giugno, con la validazione del secondo attesa per luglio. L’indizione della gara d’appalto potrebbe avvenire già a settembre, con l’inizio dei lavori stimato nel mese di dicembre. Un’opera che, se tutto andrà bene, potrà essere completata entro l’ottobre del 2017.

Stringere i tempi Il progetto, delineato dalla EA Group di Terni, ha già ottenuto l’assenso della direzione generale del Santa Maria e della struttura complessa di oncologia, diretta da Fausto Roila. Le soluzioni previste, sono state concordate nel dettaglio con la direzione sanitaria e tecnica dell’azienda ospedaliera che ha accolto la proposta dell’Unmil, avanzata dal presidente regionale Gianfranco Colasanti e che tiene conto anche delle esigenze espresse dall’Associazione umbra per la lotta contro il cancro (Aucc). Obiettivo è snellire le procedure di attuazione dell’intervento, con un cronoprogramma fatto di fasi temporali serrate, considerando anche il carattere di urgenza dettato dallo stato di necessità attuale.

«Vigileremo» Lunedì mattina, alla conferenza stampa indetta dal presidente uscente della Fondazione Carit, Mario Fornaci, è intervenuto anche Gianfranco Colasanti che, oltre a definire l’intervento «una grande opera destinata a migliorare e di molto le condizioni di tanti pazienti e dei loro familiari», ha assicurato da parte dell’Unmil «il massimo impegno nel verificare l’attuazione del progetto». Dal presidente dell’associazione è giunto un ringraziamento «alla Fondazione Carit, all’azienda ospedaliera e ai suoi vertici per quanto fatto finora. Siamo certi che l’impegno verrà mantenuto in ragione della particolare importanza dell’intervento».

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