Sono stati eseguiti in Umbria – a Perugia ed a Spello – due dei ventotto arresti scattati mercoledì nell’ambito dell’operazione ‘Alì Babà’ con cui la guardia di Finanza di Treno ha sgominato una asta organizzazione dedita al traffico internazionale di droga, hashish in particolare.
Arrestati Le misure, relative ad altrettanti cittadini marocchini residenti nelle due città umbre, sono state eseguite con il supporto logistico delle Fiamme Gialle di Perugia e in particolare del nucleo di polizia tributaria coordinati dal tenente colonnello Selvaggio Sarri.
Il ‘giro’ Le indagini coordinate dalla Dda di Trento, che hanno portato al sequestro di 118 chilogrammi di hashish, sono andate avanti per oltre un anno. Il ‘nucleo’ dell’organizzazione era radicato in provincia di Trento ma le ‘ramificazioni’ avevano finito per interessare diverse regioni italiane: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Lazio.
Violenze La droga veniva acquistata all’estero, in particolare in Olanda, Marocco e Spagna, con rifornimenti consistenti e puntuali coordinati dal alcuni componenti del gruppo sgominato dalla Finanza. Gli appartenenti non avrebbero esitato a ricorrere a metodi violenti per gestire il business, fino ad arrivare al sequestro di un parente di un narcotrafficante per ottenere il pagamento di una partita di droga.