«Il servizio di emergenza-urgenza 118 pronto soccorso dell’Orvietano è perfettamente in grado di rispondere con appropriatezza ed efficacia a condizioni di criticità correlate a reazioni anafilattiche da puntura di imenottero (api, vespe, calabroni)». Non si fa attendere a lungo la risposta della direzione sanitaria della Usl Umbria 2 in merito alla denuncia avanzata dallo Spi Cgil in merito alle presunte carenze all’ospedale ‘Santa Maria della Stella’.
La spiegazione La Usl Umbria 2, nella nota di replica, sottolinea che «la terapia desensibilizzante al veleno di imenotteri, che presenta diverse controindicazioni e non è esente da rischi, è riservata a pazienti selezionati con indicazioni che vengono poste dopo test di screening che si esegue in centri qualificati. Si rileva inoltre come l’incidenza di gravi reazioni avverse a punture di imenottero nella popolazione anziana sia ben al di sotto della media della popolazione generale e che le persone anziane molto spesso presentino condizioni che rendono sconsigliabile il ricorso al trattamento desensibilizzante».
«Nessun riscontro» Infine l’Usl Umbria 2 fa presente che «le preoccupazioni rappresentate nella nota stampa del sindacato pensionati della Cgil non trovano quindi alcun riscontro nella realtà dei fatti dato che il servizio di emergenza-urgenza dell’ospedale di Orvieto – è bene ribadirlo per rassicurare l’utenza e l’opinione pubblica – è perfettamente in grado di affrontare con efficacia queste situazioni».