Orvieto, torna ‘dentro’ Luciano Porcari

L’omicida di Castel Viscardo ha minacciato la figlia attraverso una lettera. Violate le misure disposte dal tribunale di Terni

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Torna in carcere Luciano Porcari, il 75enne di Orvieto balzato finito al centro delle cronache per un grave fatto di sangue – l’omicidio della compagna Roberta Zanetti avvenuto nel 1994 a Castel Viscardo – e anche per essere stato l’autore, nel 1977, del più lungo dirottamento aereo che l’aviazione civile ricordi: 60 ore a bordo di un Boeing Iberia e un’odissea conclusasi a Ginevra. L’ordine del giudice gli è stato notificato martedì mattina.

Persecuzione Lo scorso maggio, dopo 21 anni di carcere, Luciano Porcari era stato messo ai domiciliari: una misura subito violata nel tentativo di vedere la figlia – nata dal rapporto con Roberta Zanetti – che di lui, però, non vuole saperne nulla. Il 75enne ha provato più volte a mettersi in contatto con lei, scrivendo lettere e telefonando sia alla ragazza che ad altri familiari, in maniera pressante e a volte minacciosa.

Minacce Le prove raccolte dagli investigatori della polizia di Stato di Orvieto hanno portato il pm Elisabetta Massini a richiedere una nuova misura cautelare per atti persecutori e lo scorso 22 settembre il gip Simona Tordelli ha emesso un’ordinanza per vietargli di comunicare con persone diverse da coloro che coabitavano con lui e di allontanarsi dal suo domicilio. Una misura che Luciano Porcari ha violato per ben quattro volte negli ultimi giorni, comportamento aggravato da una lettera minatoria inviata alla figlia lo scorso 26 settembre.

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