di Sergio Bruschini
Capogruppo Forza Italia – Consiglio comunale di Narni
Abbiamo visto ed ascoltato il video dell assessore regionale De Rebotti che ci ha illustrato lo stato dell’arte del nuovo ospedale di Narni ed Amelia. Orbene, abbiamo delle date: 2027 inizio lavori, 2030-2031 consegna della struttura funzionante in ogni sua attività, almeno così si spera. Dovremmo essere contenti… ma anche no. Perché l’assessore ha sciorinato, insieme a questo ipotetico cronoprogramma, ancora la mancanza di finanziamenti per 20 milioni di euro. Sì, mancherebbero i fondi per le infrastrutture interne e altri 3,5 milioni per il funzionamento annuo a regime della struttura.
Ed eccoci di nuovo ritornati, parafrasando un noto gioco, a ‘vicolo Stretto’. Caro assessore, sarà un caso, sarà la malsorte, ma – cavolo – il buon Francesco sembra non portare bene all’ospedale. Già quando era sindaco, senza dimenticare che in quel frangente con il governo di centrosinistra della Regione venne anche chiuso il punto nascite di Narni senza che fece nulla, già per il dicasi ‘pronto ospedale unico’ mancavano alcuni finanziamenti, tanto che doveva essere la stessa Usl ad accollarsi parte dell’onere per diversi milioni di euro. Già quando era sindaco, la Regione di centrosinistra aveva pensato l’ospedale senza strade di accesso, con una missione che lo relegava a poco più di una Rsa.
Un governo regionale di centrosinistra copia di quello attuale, come quello dei 50 anni precedenti dove le prese in giro con ipotetiche pose della prima pietra imminenti sono date e fatti ormai scritti nella storia di questi territori, dei quali non ci dimentichiamo. Intanto mentre qui si prendeva in giro la collettività, in quel di Perugia venivano rinnovati tutti i nosocomi senza alcun problema di finanziamenti o cronoprogrammi.
Dovrebbe ricordare l’assessore che solo grazie ad un’amministrazione di centrodestra la missione dell’ospedale è stata adeguata a quella di una moderna struttura, sono state progettate le strade di collegamento e finalmente trovato il canale di finanziamento, con l’approvazione di un progetto esecutivo.
Ora qualcosa di reale concreto esiste e non solo chiacchiere o pose fittizie di pietre elettorali. Eppure ancora non ci siamo, come detto mancano ancora soldi, ancora non si parte, ancora dal cilindro vengono fuori problemi e mancate valutazioni. Ci perdoni l’assessore ma, come disse qualcuno, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Queste notizie non fanno altro, poi, che ingenerare – visti i trascorsi – delusione e incredulità tra i cittadini sul fatto che questa opera veda mai la luce.
Ci permetta una domanda: ma questi imprevisti saranno da subito superati? Altrimenti anche il cronoprogramma rimane solo un’ipotesi, una risposta dovuta ad una mozione. Ora bisogna vedere i fatti, la vera posa della prima pietra, perché di parole di chiacchiere ne abbiamo ascoltate fin troppe. Ci chiede di fare la nostra parte? Certo che la faremo, e vigileremo che chi a promesso per 30 anni, ed oggi ritorna, non continui nella sua opera. Ne va della decenza della politica e di chi la esercita.