VIDEO – ‘MONTAGNE MISTERIOSE’: IL PARCO ARCHEOLOGICO DI ‘OCRICULUM’
di Valentino de Ponte Cardona
(fonti: sito web Ocriculum e Wikipedia)
Salve a tutti esploratori dell’ignoto e dei misteri dell’Umbria, in questa nostra esplorazione ci troviamo ad Otricoli, nel parco archeologico di Ocriculum.
Primo municipio umbro lungo l’antica Via Flaminia, fondamentale porto sul fiume Tevere, culla di preziosi manufatti conservati in prestigiosi musei come i Vaticani e l’Ermitage di San Pietroburgo, speciale complesso urbano composto da monumenti imponenti e unici nel panorama architettonico antico, è questo e molto altro l’antica città di Ocriculum, l’attuale Otricoli.
La zona archeologica dell’antica città di Ocriculum è costeggiata dalle due arterie di comunicazione più importanti della Roma antica: la Via Flaminia, che la attraversa, e un tratto del fiume Tevere, che la lambisce. Il torrente San Vittore, affluente del fiume Tevere, è la seconda rilevante struttura idrografica protagonista della storia evolutiva del territorio, attorno al quale, a partire dal I sec. a.C., si sviluppò l’insediamento romano di Ocriculum.
Narra Tito Livo che, dopo la battaglia di Mevania (Bevagna), rispetto alle tribù umbre sconfitte, agli abitanti di Ocriculum venne formalmente promesso che sarebbero stati accolti tra gli amici di Roma: ‘Ocriculani sponsione in amicitiam accepti’. In epoca romana la città iniziò a svolgere una funzione strategica sia in ambito fluviale, attraverso il cosiddetto ‘Porto dell’Olio’, sia in quello terrestre, a seguito della costruzione nel 220 a.C. della Via Flaminia. E’ da questo periodo che si suppone che la città , con le attività commerciali, si spostò lungo la riva del Tevere.
Sempre Livo narra l’episodio dell’incontro nei pressi della città , durante la seconda guerra punica, tra gli eserciti consolari di Fabio Massimo e Servilio. Possiamo vedere l’anfiteatro dove tutta la parte esterna è scomparsa, della cavea rimangono alcuni tratti della galleria intermedi. Ci sono ancora i resti dei due ingressi principali, è conservato anche il piano antico dell’arena ed è stata messa in luce una parte del podio.
Le terme vennero costruite nel II secolo d.C., sorgono in un’area pianeggiante artificiale sistemata e livellata in età romana con opere che hanno permesso di convogliare le acque di rio San Vittore in un canale sotterraneo. Rimane tuttora visibile la sala ottagonale del mosaico che ricopriva il pavimento, ne sono rimasti intatti alcuni pezzi. Il monumento funerario a torre ha la pianta quadrata sormontata da un corpo circolare con una colombaia in alto; questo tipo di monumento era molto diffuso in oriente ed era fatto per essere avvistato da lontano.
Scheda mitologica del bestiario
Il serpente regolo – Il nome regolo avrebbe il significato di ‘piccolo Re’, perché appartenente alla tradizione mediterranea del basilisco (anch’esso dal significato di ‘piccolo Re’). Tale figura sembra quindi provenire dall’immaginario rettiliano dei Re serpenti. In Umbria e in molte zone del centro Italia la leggenda narra che il regolo sia un serpente a cui sia stata mozzata la coda e che si sviluppi in larghezza, come a Collevecchio dove il serpente non viene chiamato necessariamente regolo. Altre versioni della leggenda parlano di un serpente a due teste, i vecchi di Foligno tramandano ai loro nipoti questa figura mitologica delle amene campagne folignati.
Ad Otricoli si tramandano racconti su questo animale mitologico a partire dal dopoguerra. Una leggenda racconta che una grotta, detta ‘degli scudi’, sarebbe abitata dal rettile nella zona archeologica di Ocriculum sulle rive del fiume Tevere, dove il serpente proteggerebbe un aureo tesoro.
Secondo una diffusa versione della tradizione, diventa un regolo una vipera che, tagliata a metà , non muore, ma cresce invece oltremodo, e diventa molto vendicativa e perseguita tutti coloro che hanno la sfortuna di incontrarla e ne pronunciano il nome, oltreché nei confronti di colui che l’ha aggredita e mutilata. Secondo altre versioni, una vipera che abbia superato i 100 anni di età diventa un regolo.