Scoppio ed incendio lunedì mattina alle 8 in uno stabilimento di Piegaro, nel comune di Panicale, dove si producono bottiglie e contenitori di vetro. Due operai sono stati investiti dalle fiamme ed hanno riportato ustioni su oltre il 30% del corpo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco della sede centrale e del distaccamento di Città della Pieve, operatori dell’Enel e i carabinieri per le indagini: l’incendio si è sviluppato nella zona della cabina elettrica.
Condizioni gravissime A ventiquattro ore dall’incendio di lunedì alla vetreria di Piegaro, nel comune di Panicale, restano molto gravi le condizioni del giovane operario rimasto ustionato e trasferito a Cesena: «La collega dott.ssa Lehnann – le parole del prof. Luca Stingeni, direttore della struttura complessa di dermatologia del ‘Santa Maria della Misericordia’ in una nota dell’azienda ospedaliera perugina – mi ha confermato martedì mattina la gravità del paziente, legata non solo alle gravi ustioni al volto ed al tronco,  ma ad una impegnativa crisi respiratoria che hanno colpito i bronchi».
Stazionarie invece le condizioni dell’altro operaio coinvolto, trasferito in elicottero lunedì pomeriggio al ‘S.Eugenio’ di Roma: «Il quadro clinico dei due pazienti è sostanzialmente diverso -sottolinea il Prof. Stingeni -, oltre alla diversa estensione delle ustioni, è la non  compromissione dell’apparato respiratorio che fa propendere  per una prognosi meno pesante per l’operaio meno giovane».

Ustioni I due giovani operai sono stati medicati nella sala emergenza del pronto soccorso di Perugia. Le ustioni sono apparse superiori rispetto a quanto accertato sul luogo dell’infortunio: probabile che debbano essere trasferiti dopo essere arrivati al ‘Santa Maria della Misericordia’ in codice rosso. Contattato per questo motivo il centro grandi ustionati di Cesena. Difficoltose le operazioni di spegnimento dell’incendio, a causa della presenza di energia elettrica ad elevata tensione.
Il trasferimento a Cesena È stato trasferito al centro ustionati di Cesena – con l’elicottero Icaro – il più grave dei due ustionati nell’incendio di lunedì mattina in uno stabilimento di Piegaro. I medici del pronto soccorso e della struttura complessa di dermatologia di Perugia hanno accertato ustioni riguardanti oltre il 40% del corpo. L’operaio, 21 anni compiuti, residente nel comune di Marsciano, aveva iniziato la collaborazione con lo stabilimento solo da pochi giorni. L’altro operaio, di 50 anni, verrà trasferito in autoambulanza all’ospedale ‘Sant’Eugenio’ di Roma. Per entrambi la prognosi è riservata. L’incendio che ha interessato la cabina elettrica è stato spento dopo alcune ore di lavoro: l’intervento dei vigili del fuoco nella fase iniziale ha evitato che le fiamme si propagassero ad altri impianti presenti nelle vicinanze, tra cui altri trasformatori contenenti olio evitando danni agli impianti di produzione. In corso specifici accertamenti tecnici per stabilire le cause.
Anche il ferito meno grave è stato trasferito in elicottero al Centro grandi ustionati dell’ospedale S.Eugenio di Roma. «Per entrambi i pazienti, si tratta di ustioni di secondo e terzo grado, che hanno riguardato il volto e il tronco. Sicuramente quelle del paziente più giovane sono più estese, arrivano quasi al 50% del corpo», ha precisato il professor Luca Stingeni, direttore della struttura di Dermatologia dell’ospedale di Perugia. «Per l’altro ustionato la superficie corporea danneggiata è del 30%». Come afferma una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda ospedaliera di Perugia, «A seguito della gestione dei due feriti e quella per altri eventi di particolare complessità e gravità , si sono verificati dei rallentamenti nella attività assistenziale a pazienti con codici di minore rilevanza, presenti lunedì mattina al Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia. Nel pomeriggio comunque la situazione è tornata alla normalità ».
Il sindaco «In queste difficili ore esprimo la vicinanza e la piena solidarietà dell’amministrazione comunale ai feriti, alle loro famiglie e all’azienda interessata dal violento incendio di lunedì mattina», queste le parole del sindaco di Piegaro, Roberto Ferricelli, che, a seguito dell’esplosione verificatasi presso la Vetreria, ha anticipato il suo rientro dalla ferie, recandosi nel primo pomeriggio nel luogo dell’incidente. Qui ha potuto confrontarsi con il presidente dell’azienda e constatare di persona i danni provocati dalle fiamme. «Ci sentiamo vicini ai due lavoratori rimasti feriti, ai quali formuliamo i nostri più sentiti auguri di guarigione. Nell’attesa di conoscere la dinamica dell’incidente – conclude – siamo altresì solidali con l’azienda in questione che nel corso degli anni ha fatto della sicurezza un elemento fondante».
Nota Cgil, Cisl e Uil Umbria «Il gravissimo incidente sul lavoro – dicono in una nota congiunta i segretari Vincenzo Sgalla, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini – avvenuto alla Vetreria Piegarese, con gravi conseguenze per due lavoratori, ripropone ancora una volta con drammaticità la questione della mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro della nostra regione. Come Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, nell’esprimere massima solidarietà ai lavoratori infortunati, alle famiglie e ai colleghi, sottolineiamo con forza come l’Umbria sia ancora detentrice di un solo triste e inaccettabile primato: quello degli infortuni sul lavoro. Il fatto poi che, a prescindere dalla dinamica e dalle responsabilità che andranno al più presto appurate, anche in aziende di grandi dimensioni e strutturate come questa si possano verificare incidenti di una tale gravità , non fa altro che accrescere l’allarme. È evidente – conclude la nota – che il tema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro vada rimesso con forza e senza esitazioni in cima all’agenda delle priorità per la nostra regione. Per questo motivo, come Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, ci attiveremo immediatamente in tutte le sedi opportune per innescare una reazione all’altezza dell’emergenza che dobbiamo fronteggiare».