Dopo gli interventi di Francesco Filippo (capogruppo Pd al consiglio comunale di Terni) e di Damiano Bernardini (sindaco di Baschi), è la volta di Benedetta Baiocco – membro della segreteria Pd provinciale di Terni – intervenire sull’attualità, sulla ‘nuova fase’ Dem in Umbria dopo la vittoria di Ferdinandi a Perugia. All’orizzonte, ovviamente le elezioni regionali umbre.
di Benedetta Baiocco
Membro della segreteria provinciale del Pd di Terni
‘Un Patto Avanti’ è una realtà alternativa alla destra, è un percorso comune, è un manifesto di ideali e valori. È un laboratorio politico che rappresenta un modello anche per il Partito Democratico nazionale e, per usare le parole di Elly Schlein, ‘in Umbria c’è un vento nuovo, la campagna elettorale di Vittoria Ferdinandi è luce e speranza’.
È da questa luce che si deve ripartire, dalla ‘Vittoria’ perugina e continuare quel processo, anche a Terni e nella provincia, che ci condurrà alla partita delle regionali tenendo bene a mente le elezioni europee che, in Umbria, hanno visto il Partito Democratico sopra la media nazionale oltre all’elezione diretta dell’europarlamentare umbra Camilla Laureti.

Dobbiamo dimostrare il coraggio di innovare e di manifestare un’identità che sembrava perduta nel tempo, appannata, ma che è stata rigenerata grazie alla coalizione di ‘Un Patto Avanti’, capace di mettere al centro i bisogni delle persone e che è riconosciuta per le battaglie che porta avanti come alternativa credibile alla destra. Sanità e welfare prima di tutto: le scelte del ‘non governo regionale’ Tesei hanno generato emergenze sociali e muovi motori di disuguaglianza.
Abbiamo la forza di scrivere una nuova stagione di cambiamento per invertire quelle politiche che hanno reso ‘l’Umbria terra di conquista nell’Italia mediana’ come l’ha definita Francesco Filipponi, capogruppo Pd a Terni e membro della segreteria regionale. Le elezioni regionali rappresenteranno un momento fondamentale per la nostra regione perché la riforma sull’autonomia differenziata rischia di travolgerci, spezzando quella unità nazionale che tutelava anche le regioni più in difficoltà, le più piccole, quelle composte da tante aree interne. Si metteranno in discussione servizi fondamentali per i cittadini, all’orizzonte già si intravedono nuovi fenomeni di spopolamento e fuga di giovani.
Anche la ‘Centrale Umbra’, il mio territorio, si sta via via depauperando di servizi essenziali: Presidi sanitari privi dei consultori, della guardia medica, con una riduzione delle prestazioni di base per la popolazione giovane ed anziana, la difficoltà ad avere un medico di base e la graduale chiusura degli sportelli di istituti bancari. I circoli Pd di quest’area, grazie all’azione delle segretarie e dei segretari, hanno messo in campo una ‘rete’ cercando di portare avanti, attraverso azioni politiche, le istanze di un territorio vasto e centrale, a cavallo tra l’area del ternano e del perugino. Per rivendicare dignità ad un territorio ‘interno’ che oggi è amministrato, ad eccezione di Avigliano Umbro, dal centrodestra.
La rete dei circoli del Pd, insieme al sindaco Conti di Avigliano Umbro, ai dirigenti scolastici, ai docenti e a tutto il personale della scuola, ha difeso l’istituzione scolastica che avrebbe subito il ridimensionamento. Il Partito Democratico nella ‘Centrale Umbra’ non ha superato la prova delle amministrative nei comuni dove si è andati al voto, ma ha raggiunto un buon risultato conquistando, per esempio a Montecastrilli, più del 25% dei consensi elettorali per le elezioni europee.
I risultati positivi in Umbria e i casi delle coalizioni che non hanno vinto la sfida elettorale ma che l’hanno sfiorata, penso a Foligno ed Orvieto, dimostrano che la compattezza e il rinnovamento siano gli ingredienti fondamentali per credere in un’altra idea di regione e, come sottolineato dal sindaco di Baschi e dirigente del Pd regionale, Damiano Bernardini, ‘la sfida è alla nostra portata se decidiamo di giocarla davvero con uno spirito diverso’.
Le elezioni regionali sono vicine, questo è il momento per riunire le energie positive e poi liberarle. ‘Un Patto Avanti’ è diventato un riferimento imprescindibile per le umbre e gli umbri, per coloro che vogliono una regione diversa attenta all’ambiente, alla dignità del lavoro, alla salute, al diritto alla casa. È tempo di fare di più, soprattutto, a livello di Pd, dove abbiamo ottenuto risultati non all’altezza di una tendenza regionale sopra la media italiana.
La segretaria Schlein ha annunciato che partirà una nuova ‘Estate militante’ e, in particolare, per la nostra regione sarà una stagione di grande impegno, di mobilitazione e speranza che con l’unità, la compattezza e a fianco delle persone, potrà mettere in cammino un’idea alternativa di Umbria. La strada che ci riporta a vincere è tracciata. Percorriamola insieme.