Penna in Teverina piange Mariusz Sodkiewicz: «Morto per l’amianto in Rai»

L’ex dipendente della tv di Stato aveva presentato una denuncia due mesi fa. La procura di Roma blocca i funerali e indaga

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Dolore e attesa a Penna in Teverina dopo la morte di Mariusz Marian Sodkiewicz, 62enne ex dipendente Rai di origine polacche, conosciuto in paese anche per le sue doti artistiche, scomparso lunedì a causa di una grave malattia. Martedì pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria della Neve, si sarebbero dovuti tenere i suoi funerali, ma le esequie sono state sospese dal pm romano Fabio Santoni: la procura della Capitale indaga infatti per lesioni personali colpose, ipotizzando che il mesotelioma pleurico, la forma tumorale che aveva contratto, sia stato causato dall’esposizione all’amianto durante il suo lungo servizio nella sede romana dell’emittente pubblica. Sul corpo dell’uomo verrà effettuata l’autopsia.

La sua storia

A marzo – riferisce l’Agi – l’uomo aveva presentato una denuncia a piazzale Clodio attraverso l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Dal 2002 per ventidue anni, aveva svolto svariate mansioni in diverse sedi aziendali.Nel luglio del 2023, aveva iniziato a manifestare i sintomi caratteristici del mesotelioma pleurico: difficoltà respiratoria, tosse persistente e dolore toracico. Successivi accertamenti clinici avevano confermato la presenza della malattia, attribuendola alla sua esposizione all’amianto. «Mariusz Marian Sodkiewicz ha fatto parte di una generazione di dipendenti che ha dedicato la propria vita al servizio pubblico» ha detto Bonanni. A Penna in Teverina Mariusz aveva una piccola bottega specializzata nel recupero e nell’utilizzo dell’antica ‘tecnica dell’ingobbio’, oramai abbandonata da gran parte dei ceramisti moderni per la sua onerosità (in termini di tempo) e complessità gestionale.

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