Si chiama ‘heart team’: è un pool di esperti in settori diversi della medicina e della diagnostica al lavoro contemporaneamente sullo stesso paziente nella stessa sala operatoria ‘ibrida’. La struttura, la prima in Italia (la terza in Europa), appena ristrutturata, è stata presentata all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia.
ANTEPRIMA: LA NUOVA SALA IBRIDA (VIDEO)

Unire le forze Il concetto è semplice: un paziente con una patologia cardiaca viene seguito durante l’operazione non solo dal chirurgo vascolare e dal cardiochirurgo ma anche da cardiologi e radiologi interventisti, in modo che già durante l’intervento si possa monitorare la fisiologia, senza la necessità del mezzo di contrasto. Una modalità di approccio innovativa, che a Perugia funziona già da una decina d’anni. Nella sua ‘prima vita’ la sala ibrida ha già ospitato circa 7mila interventi. Ora, grazie ad un investimento di circa 1milione e 300mila euro, viene restituita ai medici completamente rinnovata, con le migliori e più moderne apparecchiature sia radiologiche che anestesiologiche.

Heart Team Fino a poco tempo fa, il paziente con una patologia cardiovascolare era gestito in maniera autonoma da ogni specialista: ‘sballottato’ da un reparto all’altro (talvolta da una struttura all’altra) subiva uno stress non trascurabile e talvolta, soprattutto nei casi più critici, i trattamenti non si rivelavano efficaci. Con la procedura ibrida – invece – l’approccio è completamente diverso: non è il paziente a dover inseguire i medici ma gli specialisti a mettersi a disposizione del paziente con problemi cardiaci. E duirante gli interventi nella ‘sala ibida’ ciò avviene nello stesso luogo e nello stesso momento, grazie a quello che è stato soprannominato Heart Team, il team del cuore.
Gli investimenti del biennio La nuova sala ibrida è stata svelata al pubblico con un video lunedì mattina nel corso di un più generale incontro sul piano investimenti del biennio 2017-2018 che riguarda l’ospedale di Perugia. Erano presenti – fra gli altri – la presidente della Giunta Regionale Catiuscia Marini, l’assessore alla Sanità Luca Barberini e il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia Franco Moriconi. Il piano di investimenti è stato presentato dal direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca.
I nuovi macchinari Tre le direttrici di intervento: potenziamento e innovazione tecnologica; sviluppo dei processi di informatizzazione e digitalizzazione; completamento degli interventi di adeguamento antisismico. Il piano – ha spiegato Duca – comporta un impegno complessivo di spesa di circa 25 milioni di euro (8 milioni per quest’anno, 17 per il prossimo). Gli investimenti per le cosiddette ‘grandi apparecchiature sanitarie’ sono finalizzati principalmente all’ammodernamento delle tecnologie radiologiche già installate negli anni 2006-2008. Nello specifico: un angiografo biplanare per le procedure di interventistica neuroradiologica, 2 Tac multislice, 2 archi a ‘C’ mobili per la diagnostica per immagini, 2 mammografi (di cui uno con sistema di stereotassi), un sistema di imaging intraoperatorio multidimensionale portatile per neurochirurgia, 2 angiografi per laboratorio di emodinamica, 1 angiografo per elettrofisiologia cardiaca (impianto pacemaker); 1 acceleratore lineare per la Radioterapia oncologica, 1 Pet Tac.
«Innovazioni all’avanguardia» «Il sistema di imaging intraoperatorio multidimensionale portatile per neurochirurgia – ha sottolineato il direttore generale – è una recente innovazione tecnologica attualmente non presente nel nostro ospedale che consentirà di migliorare in maniera significativa i processi di lavoro durante l’intervento chirurgico. L’acquisizione dei 4 angiografi digitali sarà accompagnata da una riorganizzazione (anche logistica) dei servizi con la realizzazione di due piattaforme tecnologiche (una per la radiologia interventistica e una per la cardiologia interventistica). A breve inizieranno procedure di gara con fornitura di tecnologie e lavori di adeguamento strutturale ed impiantistico.Costo complessivo: circa 12 milioni di euro».
Interventi antisismici Saranno realizzati anche degli interventi di adeguamento antisismico nel vecchio blocco del ‘Silvestrini’: un primo stralcio dei lavori è stato già appaltato mentre il secondo stralcio (più complesso) verrà realizzato successivamente. I tempi della messa a norma antisismica sono naturalmente condizionati dalla necessità di garantire la continuità delle attività assistenziali di quella parte del nosocomio, dove fra l’altro ci sono anche il Pronto Soccorso e le Sale operatorie per l’emergenza-urgenza. Costo complessivo previsto: circa 11 milioni e 800mila euro