Perugia, bus notturni: «Adesso basta scuse»

La battaglia di Sinistra Universitaria e della Rete degli Studenti Medi: «Ennesimo incomprensibile stop all’attivazione della sperimentazione di navette notturne»

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di Sinistra Universitaria – UdU Perugia

Denunciamo l’ennesimo incomprensibile stop all’attivazione della sperimentazione di navette notturne, richiesta a gran voce della comunità studentesca media e universitaria, e non solo. L’intervista al direttore regionale di Busitalia, Velio del Bolgia, che annunciava l’ormai prossimo via libera da parte della società al progetto, ci lascia perplessi sulla mancanza di motivazioni da parte di ADiSU e Regione sulle ragioni di questo silenzio.

Dopo dieci anni di battaglie in Università, nelle istituzioni comunali e regionali e con la cittadinanza tutta, con il nuovo anno sembrava certo l’avvio del servizio di mobilità notturna: i frequenti incontri tra Regione e Adisu, l’appoggio dato dall’Amministrazione dell’Ateneo fondato sull’istanza dell’intero Consiglio degli Studenti, nonché i 50 mila euro stanziati dal Consiglio Regionale, ci avevano dato in tal senso delle rassicurazioni sull’ormai prossima attivazione.

Di mesi, dal nuovo anno, ne sono passati due. Più il tempo scorre, più la città resta indietro rispetto ad altre realtà universitarie – come Pavia, dove è recentemente partita una sperimentazione che durerà fino al 30 giugno e sarà gratuita per tutto il tempo della sperimentazione, diversamente dal modello approvato dalle nostre istituzioni. Oggi siamo ancora a ribadire con forza la necessità di una mobilità notturna che possa collegare i quartieri più distanti, ma popolati da studenti, giovani e cittadini, con il Centro storico, un circuito virtuoso per abbattere le disuguaglianze e migliorare il trasporto pubblico cittadino. Una responsabilità e un senso civico che, dopo l’indegno ostruzionismo dell’amministrazione comunale, speravamo di trovare nella Regione, la quale non può ora restare indifferente alla questione dopo aver appaltato la sperimentazione all’Adisu.

Chiediamo dunque risposte serie, e non un ormai inaccettabile e ripetuto rimpallo di responsabilità fra le istituzioni coinvolte: questa è la battaglia storica della Sinistra Universitaria e della Rete degli Studenti Medi di Perugia e dell’Umbria, e ormai propria dell’intero corpo studentesco, di una cittadinanza diffusa che continua a soffrire l’assenza di questo servizio, basilare per una città che voglia dirsi universitaria e su cui non possiamo più permettere rinvii e attese logoranti. Emblematiche in questo senso le recenti sollecitazioni nei confronti della Regione Umbria da parte del Presidente della Commissione controllo studenti ADiSU, Dario Sattarinia, e della Presidente del Consiglio degli Studenti Martina Domina: siamo in attesa di risposte e di elementi utili all’attivazione della sperimentazione, finora non pervenute in maniera esaustiva. Chiediamo una maggiore serietà nell’approccio a tale questione, un impegno serio nel fornire una valida soluzione di trasporto alternativo. Urgente e Pubblica.

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