di Ros. Par.
La querelle sulle mense scolastiche di Perugia ancora tiene banco, nonostante le scuole siano chiuse per le vacanze estive. Dopo il Consiglio comunale fiume di lunedì pomeriggio, dove i genitori hanno assistito alla discussione senza poter intervenire, ora il Partito democratico, come già annunciato, ha deciso di non mollare la presa. Così la consigliera piddina Sarah Bistocchi, ha richiesto, in qualità di vicepresidente del Consiglio comunale del capoluogo umbro, un Consiglio comunale grande sui servizi all’infanzia, sul modello di gestione delle mense scolastiche e sul taglio dei fondi destinati alle attività  scolastiche.
La posizione «Nella seduta di lunedì il centrodestra ha sbattuto la porta in faccia alla partecipazione e all’ascolto dei cittadini – afferma Bistocchi -, rifiutando l’audizione dei rappresentanti dei comitati mense e dei genitori accorsi presso l’assise comunale per assistere alla discussione sulle mense e per interfacciarsi con l’amministrazione in modo da capire che intenzioni abbia sull’argomento, per esporre le problematiche e per partecipare alle scelte». «Alla luce di questo segnale di chiusura e di questa mancanza di volontà di condivisione delle scelte da parte dell’attuale giunta abbiamo deciso di ascoltare le esigenze e le istanze dei rappresentanti dei genitori – continua la consigliera -: in qualità di vicepresidente del Consiglio comunale ho fatto mia la richiesta di un Consiglio comunale grande. Riteniamo, infatti, che sia necessario approfondire la questione, capire quali sono le intenzioni dell’amministrazione e ascoltare le esigenze dei genitori, degli educatori e degli operatori del settore, al fine di trovare le soluzioni alternative per proseguire questo modello di esperienza virtuosa, durato oltre 25 anni e per cui Perugia è sempre stato un modello per le altre città , con l’intento di garantire la più alta qualità e il migliore controllo per i bambini di Perugia».
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