E’ un 35enne di nazionalità tunisina, Mohamed Hanzouti, l’uomo che domenica sera, durante una rissa scoppiata nei pressi della stazione di Fontivegge, ha accoltellato all’addome un giovane connazionale.
L’episodio La rissa è scoppiata domenica sera intorno alle 20 in piazza del Bacio. Coinvolti più cittadini magrebini, uno dei quali è stato colpito da una profonda coltellata all’addome. Solo un delicato intervento chirurgico eseguito nel cuore della notte dai sanitari del Santa Maria della Misericordia, ha permesso di evitare conseguenze fatali al giovane, già noto alle forze dell’ordine e ben inserito nel ‘giro’ cittadino dello spaccio.
Inizialmente sconosciuto l’accoltellatore Sul posto erano subito intervenuti gli agenti della Polfer, le Volanti e gli investigatori della Squadra Mobile che avevano inseguito inutilmente l’accoltellatore. Le successive indagini, basate su una conoscenzza capillare del territorio, della stazione e dei soggetti che la frequentano, hanno portato a risultati concreti.
Ininterrotte ricerche Fondamentali le indicazioni fornite soprattutto dagli agenti della Polfer che davanti agli album fotografici in dotazione alla squadra Mobile, non hanno impiegato molto tempo a riconoscere il sanguinario accoltellatore – tunisino come la vittima – , con una corporatura e un viso molto particolari, ma soprattutto con una caratteristiche facilmente riconoscibile: un vistoso braccio ingessato, forse risultato di una precedente rissa.
Il curriculum Mohamed Hanzouti, irregolare in Italia e con precedenti per spaccio di droga, è stato oggetto di ricerche continue, condotte non solo in vari appartamenti e ‘covi’ di Fontivegge, ma anche nel centro storico e in periferia, in tutti i luoghi dove avrebbe potuto trovare ospitalità e ‘copertura’ da qualche connazionale.
Stava per fuggire Lunedì mattina l’uomo è stato individuato all’interno di un appartamento di via Dell’Alabastro. Lo aveva scelto come nascondiglio per la notte ed era già pronto a lasciare Perugia come dimostra lo zaino pieno di effetti personali e medicinali ritrovato dagli agenti.
I particolari La coltellata inferta al connazionale è stata talmente violenta, da procurargli – a lui che l’aveva sferrata – una frattura al polso, apparso vistosamente gonfio agli uomini della Mobile. Con ogni probabilità il tunisino non si è fatto curare, pensando di farlo altrove dopo la fuga dal capoluogo umbro.
Soggiorno a Capanne, prima le cure in ospedale Il 35enne è stato sottoposto a fermo indiziato di delitto dal sostituto procuratore Miliani. Ora è in carcere, a Capanne. Le indagini proseguono ora per individuare tutti i soggetti coinvolti nella rissa di domenica sera.