di Giovanni Cardarello
È stata presentata lunedì la nuova giunta comunale di Perugia. L’esecutivo è stato annunciato in occasione della prima riunione del consiglio comunale, frutto dell’esito del voto dell’8 e 9 giugno e del ballottaggio successivo.
Perugia: prima seduta in consiglio dell’era Ferdinandi. Ecco giunta e assemblea comunale
Ad annunciare la nuova squadra degli assessori, con le rispettive deleghe, è stata la neo sindaca Vittoria Ferdinandi. Sono nove in totale gli assessori, cinque uomini e quattro donne. Una sostanziale conferma delle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi. Una conferma che è frutto di una chiara unità d’intenti e di trattative serrate ma fluide.
Unità d’intenti che ha favorito la nomina di ben quattro esterni, di area, ma esterni. Assessori che, di fatto, consegnano alla prima sindaca donna di Perugia la golden share per la gestione dei passi più delicati a livello amministrativo. Al netto della forza dei partiti che l’hanno sostenuta.
Esterni che sono l’ex direttore della Galleria nazionale dell’Umbria, Marco Pierini, che è il vice sindaco oltre che assessore con deleghe di peso per una città come Perugia. Ovvero politiche culturali, musei civici, biblioteche, rapporti con le istituzioni culturali e fondazioni e grandi eventi. In sostanza il cuore pulsante della città .
Esterna anche l’ex sottosegretaria del Governo Mario Draghi ed ex assessore al bilancio della Regione Lazio a guida Nicola Zingaretti, Alessandra Sartore. E’ assessore con delega alle politiche finanziarie e di bilancio, patrimonio, partecipate e personale. Una delega pesantissima che, di fatto, la configura come un altro vice sindaco della giunta.
Esterni, anche se fortemente connotati, Andrea Stafisso e Pierluigi Fossi. Il primo entra in quota Azione su forte sollecitazione di Giacomo Leonelli, che ha sperato di essere in giunta ma che alla fine ha deciso per un passo di lato e verosimilmente per l’incasso di un credito con vista regionali. Stafisso si occuperà di sviluppo economico sostenibile, commercio e artigianato, smart city e innovazione tecnologica, transizione digitale, rapporti con le università e istituti di alta formazione. Il secondo è indicato da Alleanza, Verdi e Sinistra che peraltro lo avevano candidato alle recenti elezioni europee. L’avvocato Vossi si occuperà , forte delle sue competenze, dello sport, della mobilità e delle infrastrutture connesse. Starà a lui, quindi, dirimere il nodo della ristrutturazione dello stadio ‘Renato Curi’.
Per le altre cinque deleghe, più la nomina del presidente del consiglio comunale, fa la parte del leone il Partito Democratico. L’ex partitone rosso incassa le nomine di Francesco Zuccherini, Costanza Spera ed Elena Ranfa. Il primo diventa assessore con delega alla corposa agenda urbana, ai lavori pubblici, al piano strade e marciapiedi, all’edilizia privata e protezione civile. Tutte deleghe importanti, anche sul piano della capacità di spesa, e al tempo stesso delicate.
Stessa sorte che, del resto, tocca alla collega di partito Costanza Spera che assume le deleghe alle politiche sociali, alle pari opportunità , al diritto all’abitare, al contrasto alle discriminazioni, alla lotta alle disuguaglianze, alla promozione di politiche a sostegno delle vittime della violenza di genere e delega alle nuove cittadinanze.
Elena Ranfa sarà la presidente del consiglio comunale e verrà eletta a maggioranza al prossimo scrutinio. Al primo voto occorreva la maggioranza dei 2/3 degli eletti. Di fatto una convergenza tra maggioranza e opposizione. Opposizione che nel voto di aula non si è schierata per il ‘no’ ma ha preferito annullare il voto inserendo nelle undici schede parole che hanno composto la frase: ‘Nel campo largo ci sono anche Bocci, Marini e l’Umbria umiliata del 2019’. In sostanza più che una presa di posizione di aula, un anticipo di campagna elettorale per le regionali.
Deleghe importanti, al netto di un risultato di lista non esaltante, per l’esponente del Movimento 5 Stelle Francesca Tizi. Si occuperò di politiche energetiche, edilizia scolastica, istruzione e servizi al cittadino. Non faranno parte del pacchetto della Tizi le deleghe all’ambiente, alle aree verdi, alla rigenerazione urbana, alla bellezza urbana, alla transizione ecologica e alle politiche del cibo che sono appannaggio di David Grohmann di Anima Perugia, di fatto un altro uomo della Ferdinandi in giunta.
Così come Fabrizio Croce di Orchestra per la Vittoria che sarà assessore con delega al turismo, alla città storica, allo spettacolo dal vivo e alla creatività urbana, ai rapporti con le associazioni culturali e all’economia ‘della notte’. Restano riservate alla sindaca le competenze non delegate agli assessori e che nei prossimi consigli comunali Vittoria Ferdinandi si è riservata di poter affidare ad alcuni consiglieri. Tra queste, le più pesanti sono quella relativa alla salute che verosimilmente andrà a Fabrizio Ferranti, quelle alla pubblica sicurezza, al Pnrr e all’avvocatura comunale.