Dieci ragazzi. Sei uomini, quattro donne. Dai 18 ai 40 anni. Storie diverse, esperienze diverse, ambizioni diverse. Un unico tratto in comune: la voglia di scoprire i propri talenti e metterli a frutto, nella vita e nel lavoro.

Il (per)corso A guidarli un mental coach perugino che due volte a settimana decide di dedicare la serata ai giovani, conversando con loro e cercando di guidarli in un percorso di autoconsapevolezza. L’ultimo è terminato proprio il 6 dicembre. Una versione mini, in quattro appuntamenti, che si sono tenuti presso il Centro Servizi Giovani di via Settevalli. Gli argomenti dei quattro incontri: scoprire se stessi, liberarsi dalle imposizioni (della società , dei genitori), imparare a relazionarsi con gli altri, infine capire il proprio talento e metterlo a frutto nel proprio lavoro.
IL RACCONTO DEL MENTAL COACH, LE STORIE DI FRANCESCA E FEDERICO

Scelte consapevoli Tutto parte dai valori che ognuno ha nella propria vita e secondo i quali, in teoria, dovrebbe vivere. Ma questo non sempre accade. Anzi quasi mai. E ci si trova a vivere una vita che non è la propria. «Talenz nasce proprio dal desiderio di aiutare i ragazzi a leggersi dentro e fare scelte consapevoli, in funzione del proprio talento», spiega il promotore dell’iniziativa, che di mestiere fa il consulente e certi argomenti li affronta anche nelle aziende, ma in questa avventura – assicura – si è lanciato per puro spirito di volontariato: «Avevo voglia di restituire alla società una parte di ciò che ho ricevuto, aiutando i giovani a trovare la loro strada». A ben vedere, la notizia è proprio questa.
Esperienze di vita A parlare, durante gli incontri di Talenz, non è solo il coach: sono frequenti le testimonianze di giovani che hanno già cominciato il percorso, hanno cominciato a guardarsi dentro, hanno provato a scoprire i loro ideali e a capire come raggiungerli: «Fondamentalmente – chiosa Ciarapica – l’obiettivo finale è sempre lo stesso ed è comune a tutti noi: provare ad essere felici e dare un senso alla nostra vita».