Perugia: la corsa al primariato di cardiologia finisce al Tar

Uno dei tre concorrenti per l’incarico ha presentato ricorso contro l’esclusione

Condividi questo articolo su

di Giovanni Cardarello

Finisce sul tavolo dei giudici del Tar dell’Umbria la vicenda del concorso per la nomina del primario del reparto di cardiologia dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia.

Una vicenda che prende le mosse dalla messa in quiescenza del vecchio primario del reparto, il professor Claudio Cavallini, un evento che obbliga l’amministrazione del nosocomio a indire il concorso per la sua sostituzione.

Al bando partecipano in tre, due ‘interni’, i dottori Maurizio Del Pinto e Gianluca Zingarini, più un esterno, il dottor Leonardo De Luca, specializzato in cardiologia interventistica e operativo presso l’ospedale ‘San Camillo’ di Roma.

La selezione vede vincitore proprio De Luca che però, nel frattempo, ha accettato l’incarico di 0rimario di cardiologia presso l’ospedale ‘San Matteo’ di Pavia. Logica vorrebbe lo scorrimento della graduatoria agli altri partecipanti al concorso. Ma qui sorge nuovo un problema.

Nessuno dei due concorrenti, secondo le valutazioni della commissione di concorso, ha raggiunto il punteggio minimo – 21 su 30 – per essere giudicato idoneo. Pertanto il ruolo di direttore della cardiologia dell’ospedale di Perugia, per cui era prevista la nomina per 5 anni a tempo determinato e in via esclusiva, resta vacante.

A oggi in realtà è ancora coperto dal direttore facente funzioni, il dottor Rocco Scalfani. Ma, in attesa del nuovo concorso, uno dei due concorrenti, il dottor Maurizio Del Pinto, ha presentato ricorso al Tar avverso alla scelta di non giudicarlo idoneo. A spiegare i motivi della decisione al quotidiano ‘La Nazione‘ è l’avvocato Mario Rampini, legale del medico escluso.

«La richiesta non riguarda il merito – spiega Rampini – ma le imperfezioni nel procedimento». Imperfezioni che, secondo il ricorrente, sono in ordine all’esito della valutazione del colloquio passando per la valutazione del curriculum, il sorteggio della commissione giudicante e la relativa nomina. La richiesta di Del Pinto, in ogni caso, non porterà alla sospensiva del provvedimento. Per la cronaca l’azienda ospedaliera nel ricorso presso il Tar è assistita dall’avvocato Fabio Buchicchio.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli