Che sarebbe stata una guerra senza esclusione di colpi c’era da aspettarselo. Così la tanto conclamata riduzione delle tariffe di sosta a Perugia finisce sotto la lente della commissione controllo e garanzia.

Riduzione tariffe A presentarla sono stati i consiglieri del Pd Bori, Bistocchi, Vezzosi e Mencaroni che raccolgono l’appello dei cittadini, residenti e lavoratori del centro storico dopo che nelle scorse settimane la giunta aveva dato il via libera a una riduzione delle tariffe, con il 30% di sconto sugli abbonamenti ai parcheggi in convenzione, che diventa del 20% per gli altri residenti sugli abbonamenti ordinari 24 ore negli stessi parcheggi. Sarà, inoltre, ridotta del 20% la tariffa della 1° e 2° ora di sosta presso tutti i parcheggi in struttura, dalle 15,00 alle 20,00, mentre dalle 20,00 alle 2 di notte si applicherà la tariffa agevolata forfettaria notturna di 2,50 euro.

Nuova ztl In combinazione con le nuove regole per la zona a traffico limitato che prevede da sabato prossimo l’apertura dalle 7 alle 13 per tutto il week end, l’ipotesi di istituzione di nuove aree di parcheggio a pagamento vedrebbe ridurre considerevolmente la sosta libera e i parcheggi riservati ai residenti del centro storico. Una pratica, questa, che andrebbe contro le norme dal momento che una recente sentenza del Tar della Liguria ha sancito la necessità di equivalenza tra strisce blu e strisce bianche. «In pratica il comune di riferimento – spiegano i consiglieri – non può scegliere di accresce deliberatamente, senza alcun controllo o riequilibrio numerico, la presenza di strisce blu sul proprio territorio».
Le norme La sentenza del Tar ligure, ricordano i consiglieri, è solo l’ultima di una lunga serie dello stesso tenore in cui si ingiunge ai comuni di ridurre il numero di parcheggi a strisce blu nelle città, in particolare nelle zone in cui sono particolarmente concentrate. Cosa che, invece, a Perugia, non accade. Le nuove strisce blu, secondo quanto al momento sarebbe nelle ipotesi della giunta Romizi, si andrebbero ad aggiungere là dove oggi si può parcheggiare liberamente e cioè in via Ripa di Meana e in via del Cortone e in quei parcheggi per residenti compresi tra piazza Italia, piazza Piccinino e via Baglioni.

Nuove strisce blu come contropartita per la riduzione delle tariffe nei parcheggi a pagamento gestiti da Sipa? «Queste nuove aree a pagamento si sommano – aggiungono i consiglieri – a quelle già esistenti e capillari: l’area dei Tre Archi e Sant’Ercolano, di piazza Italia e Porta Sole, di viale Roma e borgo XX Giugno, anche via Vecchi ad Elce, tutta la zona universitaria della Conca, corso Bersaglieri e Monteluce, la stazione di Sant’Anna, via Palermo, via Canali e l’intera area di Fontivegge».
Parcheggi coperti Oltre alle aree di parcheggio con parcometro vanno considerati anche i parcheggi a pagamento a corona del centro storico come il parcheggio di piazza Partigiani, quello di viale Pellini che attualmente è sotto utilizzato viste le necessità di manutenzione straordinaria riscontrate nella parte sopraelevata, il Mercato Coperto, via Ripa di Meana, Sant’Antonio, piazzale Europa e il parcheggio del complesso universitario di via Pascoli. Altri parcheggi a pagamento gestiti da società diverse sono presenti sempre a Fontivegge, a Sant’Anna e in piazzale del Bove sia per auto che per camper e roulotte. A questi si è recentemente aggiunto il parcheggio ex-Metropark nella zona del Broletto, prima libero e ora messo a pagamento.
Aumento costi «L’attuale scelta di Sindaco e Giunta rende sostanzialmente impossibile parcheggiare liberamente a ridosso dell’acropoli e nelle zone limitrofe: si creerà non solo un aumento dei costi a carico di chi lavora e frequenta il centro storico, ma anche si ridurrà ulteriormente l’attrattività di negozi, attività e servizi presenti nelle vicinanze, mettendo ancora più in sofferenza sia gli esercenti che i cittadini costringendoli a pagare. Contemporaneamente al danno per i perugini gli unici vantaggi saranno a carico della società spagnola di gestione dei parcheggi Saba, mentre il Comune di Perugia si esporrà al rischio di illegittimità degli atti e a numerosi ricorsi sulla questione».