Perugia, tanti in corteo per il circolo Island

Grande partecipazione alla manifestazione contro lo sfratto dell’associazione di Madonna Alta: «Gli spazi sociali non si toccano»

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Non ci sono associazioni di serie A e associazioni di serie B. Così, in tanti, tantissimi, sabato pomeriggio hanno risposto all’appello e sono scesi in piazza per partecipare al corteo in difesa del Circolo Island, l’associazione di Madonna Alta che rischia di sparire dopo che l’amministrazione comunale ha deciso di rimettere in regola solo alcune delle tante realtà associative che occupano spazi pubblici.

La manifestazione

Sfratto Da 16 anni il piccolo circolo culturale che ospita al suo interno tante realtà si ritrova negli spazi sotto alla scuola di Madonna Alta. Circa un mese fa, però, è arrivata una lettera di sfratto per ‘decadimento dei paramenti’ e, mentre in centro tutto è rimasto come prima, in periferia le realtà più deboli rischiano di sparire. A nulla, infatti, sono servite le richieste di incontro con l’amministrazione. Tanti i messaggi di solidarietà da parte di singoli cittadini, associazioni e altre realtà che sabato hanno partecipato al corteo che ha preso le mosse proprio dalla sede del circolo, in via Magno Magnini, al piano terra della scuola secondaria di primo grado Pascoli.

Lo striscione in apertura del corteo

Il corteo Dietro allo striscione ‘Gli spazi sociali non si toccano’, il lungo serpentone si è poi spostato attraversando il quartiere di Madonna Alta per arrivare davanti alla stazione Fontivegge. «Proprio quelle zone – spiegano gli organizzatori –  che l’amministrazione ci indica come degradate e da riqualificare attraverso investimenti di milioni di euro che renderanno la città più ‘vivibile e decorosa’. Vogliamo dimostrare che non ci sono zone da riqualificare, ma solo la volontà di emarginare sempre di più una fetta di cittadinanza che, per le proprie caratteristiche, non merita nemmeno di gravitare intorno al centro storico della città e che dovrà spostarsi sempre di più in periferia per lasciar spazio alla città smart, quella fatta su misura per chi se la può permettere».

Il corteo da Madonna Alta a Fontivegge

Partecipazione Tanti gli interventi all’interno della manifestazione.  «La risposta allo sfratto notificato al Circolo Arci Island deve essere una risposta costruttiva in grado di creare insieme una potenza collettiva, un modo diverso di abitare il mondo attraverso un modello culturale e sociale dal basso. La questione di quale città vogliamo non può essere separata da altre questioni: che tipo di persone vogliamo essere, che rapporti sociali cerchiamo, che relazione vogliamo intrecciare con la natura, che stile di vita desideriamo, che valori estetici riteniamo nostri». 

Riprendersi la città «Molte volte ascoltiamo inviti a ‘riprendersi Perugia’: questo per noi non significa né cacciare gli stranieri né militarizzare il territorio. Riprendersi la città vuol dire ricominciare a vivere i suoi luoghi collettivi, uscire di nuovo per strada, smettere di rifugiarsi nei centri commerciali. Si tratta di riappropriarsi e di reinventare collettivamente gli spazi urbani, trasformandoli in incubatori di pratiche solidali e non mercificate ed è in questo senso che abbiamo deciso tutti e tutte insieme di rilanciare la mobilitazione». 

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