di S.F.
La redazione di un piano urbanistico del commercio. Un argomento più volte tirato in ballo dalle associazioni di categoria per mettere nero su bianco l’attuale contesto di Terni e, magari, chiarire alcuni aspetti sulle nuove localizzazioni: l’iter è stato avviato per una prima fase che prevede la raccolta della documentazione propedeutica all’elaborazione. Ci vorranno mesi per arrivare al documento finale, con ogni probabilità nell’estate 2022.

Il piano e le competenze
In prima battuta sono coinvolti il dirigente all’urbanistica Claudio Bedini e la funzionaria della direzione pianificazione territoriale Cinzia Mattoli, ma un ruolo rilevante lo ricopre anche la direzione economia e lavoro. Si tratta di uno step che nasce dal Dup 2021-2023 e la previsione di preparare un piano urbanistico del commercio: entro il 2021 – questa almeno era l’indicazione – deve essere conclusa la raccolta dei dati di analisi territoriale e socioeconomica del contesto ternano. Da qui l’atto firmato lunedì per la procedura. In sostanza il Comune lavorerà su diverse ambiti: l’individuazione di area sature rispetto all’apertura di nuovi insediamenti, la localizzazione di nuove medie e grandi strutture di vendita, la differenziazione per singole zone, la disposizione in materia di spazi per somministrazione di alimenti/bevande, la misura a tutela della distribuzione commerciale nei centri storici e minori e, infine, la definizione dei criteri di corresponsione dell’onere aggiuntivo.
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La raccolta dati e l’iter
Il lavoro prevede diverse fasi. In primis si parte dall’acquisizione dati per l’analisi socio-economica e territoriale, la successiva valutazione, incontri partecipativi con le parti sociali, la proposta di programmazione delle attività commerciali, l’elaborazione definitiva, la verifica di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica, la proposta di deliberazione al consiglio comunale, l’approvazione (di mezzo c’è l’eventuale variante al Prg) e il monitoraggio dei risultati. In sintesi il focus sarà principalmente sul sistema distributivo del commercio con attenzione anche ad aspetti quali l’urbanistica, i trasporti, il rumore ambientale e le infrastrutture. Da ricordare che sul tema c’erano state diverse audizioni in commissione consiliare con protagoniste le associazioni di categoria, tutte d’accordo – basta farsi un giro per il centro per farsi un’idea – nel dire che c’è decisamente bisogno di cambiare passo sul tema.