Venticinque nazioni, circa duecento atleti e una tre giorni di regate che dà lustro a Piediluco e allo sport ternano. La XXIX edizione del ‘Memorial Paolo d’Aloja’ è pronta a partire: illustrato martedì mattina nella sala consiliare del Comune il nuovo appuntamento piedilucano. Gare in programma da venerdì a domenica.
Tutti i continenti saranno rappresentati. Gareggeranno infatti canottieri provenienti da Algeria, Egitto, Uganda, Angola, Zimbabwe, Sudafrica, Tunisia, Cuba, Messico, Cile, Vanuatu, Emirati Arabi Uniti, Grecia, Portogallo, Azerbaijan, Irlanda, Russia, Belgio, Israele, Spagna, Italia, Svizzera, Lituania, Danimarca e Malta. La squadra azzurra sarà composta da 103 – 76 uomini e 27 donne – atleti: a portare in alto la bandiera ternana Matteo Mulas e Michele Mazzarini del Circolo lavoratori Terni, protagonisti tra i ‘pesi leggeri’. Dopo l’Italia le altre nazioni più numerose sono Grecia e Svizzera, con 16 e 13 canottieri.
Le gare Si inizia venerdì alle 15.30 con le qualificazioni per le finali di sabato: a scendere in acqua per prime le ragazze del singolo femminile junior, chiuderà quindi il programma la medesima gara riservata alle senior.
Evento significativo In rappresentanza della federazione italiana canottaggio il vicepresidente vicario Marcello Scifoni: «Stiamo procedendo in maniera ottimale e la nostra nazionale parteciperà al completo. Un impegno significativo – ha commentato – perché permette ai nostri atleti di prepararsi per le gare di qualificazione alle Olimpiadi. Non ci sono le grosse forze del canottaggio internazionale ma ci saranno comunque tante nazioni».

Investire su Piediluco «È sempre stato il nostro centro federale di riferimento. Noi puntiamo – afferma Scifoni sul connubio tra Piediluco e il canottaggio – molto su questa località e tanti raduni si svolgono proprio a Piediluco. Ora c’è un progetto in corso per il rinnovamento in accordo con il Comune di Terni: già stanziati diversi fondi per migliorare la situazione, ormai ha necessità di essere adeguato. Con l’aiuto reciproco che intendiamo darci credo che possa riprendere vita: anche nei confronti delle nazioni estere – chiude Scifoni – che vengono abbiamo il dovere di presentarci nel migliore dei modi. Contiamo entro un anno di dare il via ai lavori».
Una presidenza decisiva Paolo D’Aloja è stato presidente della federazione canottaggio dal ’73 all’84. Undici anni decisivi, come ha ricordato Scifoni: «Aveva una visione moderna e grazie a lui c’è stata una rinascita dopo un periodo buio. La sua presenza è stata un enorme beneficio per la federazione».
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Tradizione e vocazione La vicesindaco Francesca Malafoglia ha aggiunto che «l’evento crea senso d’appartenenza ed è importante per valorizzare ancora di più la presenza di questo sport nel nostro territorio». Emilio Giacchetti, assessore comunale allo sport e presidente del comitato organizzatore – coinvolte anche la Provincia di Terni, la fondazione Carit, camera di commercio e Umbria green sport – ha invece sottolineato che «nonostante la spending-review in atto abbiamo voluto dar ancora più valenza alla manifestazione; il canottaggio, vista anche l’enorme tradizione che ha sul nostro territorio, rappresenta un traino di assoluto rilievo per lo sviluppo turistico. Una vocazione per questo sport che la città dimostra da anni e che deve portare avanti».
Fiore all’occhiello e turismo L’assessore regionale allo sport Fabio Paparelli ha evidenziato la ‘caratura’ del canottaggio e del tennistavolo, anche in ottica 2024: «Questi due sport sono i fiori all’occhiello del nostro territorio in vista delle Olimpiadi del 2024. Per la 29° edizione del ‘D’Aloja’ sono stimate circa 2000 presenze turistiche: una spinta notevole a un settore che di recente, di pari passo con quella generale, ha conosciuto momenti di crisi». Sul tema Olimpiadi è brevemente intervenuto anche il delegato regionale Fic Benito Montesi, che ha voluto precisare che servirà «un centro di altissimo livello per poter sperare, come ha detto Scifoni».
Il progetto Il Comune di Terni, in copartecipazione con la Regione e la Federazione italiana canottaggio, sta puntando al miglioramento e all’adeguamento del centro remiero di Piediluco. A spiegare la situazione è Giacchetti: «Si tratta di interventi che andranno a incidere sulla valorizzazione energetica – fotovoltaico -, sulla struttura e sulle sponde del lago. Il progetto sta andando avanti in maniera spedita e i nodi burocratici sembrano essere sciolti. I costi del primo stralcio si aggirano sui 300 mila euro e credo che le opere possano iniziare nel giro di qualche mese».