Lube, Kazan, poi la Sir. Escono fuori tutte le favorite. E in finale di Champions, contro Zaksa, va Trentino che ha perso i primi due set e poi è riuscita a rimontare sul due pari. Ma si vedeva fin dai primi scambi che la Sir non era la stessa vista contro Modena. Ha giocato bene, ma non aveva gli occhi della tigre e alla fine non è bastato.
SORRIDE INVECE LA BARTOCCINI, CHE SUPERA IL TURNO PLAYOFF
Il punto di Podrascanin
Il momento ‘sliding doors’ è arrivato sul finale del terzo set quando i Block Devils, in vantaggio 2-0, si sono giocati ai vantaggi la vittoria della partita, che avrebbe dato il pass per il golden set. Sembrava stesse andando tutto bene: Perugia giocava bene ma Trentino era in partita. Il punto del 2-1 è stato firmato da Podrascanin con un primo tempo. E a quel punto le certezze dei padroni di casa sono venute meno.
Ci prova Leon, ma è troppo tardi
L’inizio di quarto set è stato drammatico, con Trentino scappata via grazie soprattutto a una serie incredibile di errori delle bocche da fuoco perugine. Sbagliano tutti: Myuzaj (pessimo il suo ingresso in campo ad inizio del quarto), Leon, Ricci, Ter Horst. Sul 17-10, nel momento più drammatico della stagione europea di Perugia, in battuta va Vilfredo Leon, che dà il via a una serie di tre punti, prima di un attacco di Nimir che conferma il +5.
Ancora Potke nel momento decisivo
Si fa male Giannelli e Perugia ne approfitta per portarsi a meno 3, ma Lucarelli tiene le distanze, servito proprio dal nazionale che si è prontamente ristabilito. Lo stesso Lucarelli spara un bolide da servizio, ribadito in campo ancora una volta da Podrascanin, che castiga per la seconda volta gli ex compagni nel momento decisivo. Dopo un pasticcio in difesa Micheletto regala il 23-16 e un errore di Plotnytskyi regala 6 set point. Murato Leon, quindi Risina mette dentro il punto della partita.