Referendum nullo, quorum mancato

La consultazione sulle ‘trivelle’ non ha portato alle urne il 50%+1 degli italiani e, quindi, la situazione rimane invariata

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Seggi chiusi e conti presto fatti per il così detto ‘referendum trivelle’. Si votava per esprimere il proprio parere su un quesito molto ‘tecnico’: se i permessi per estrarre idrocarburi in mare, fino a circa 20 chilometri da terra, potessero durare fino all’esaurimento del giacimento, oppure fino al termine della concessione.

Il dato finale La percentuale dei votanti, in Italia, si è aggirata intorno al 30% e quindi il referendum è stato, di fatto, inutile. Non essendo stato raggiunto il quorum (dovevano votare il 50%+1 degli aventi diritto), l’esito è nullo.

I ‘sì’ avrebbero stravinto? Ovvio che si tratta di una valutazione parziale, visto che il quorum non è stato raggiunto, ma tra i votanti la percentuale di coloro che si sono espressi per il ‘sì’ è quantificata intorno all’80%.

I numeri Gli umbri chiamati a votare erano 676.319. Di questi 498.616 in provincia di Perugia, dov’erano aperti 712 seggi, e 177.703 in provincia di Terni, dove i seggi erano 295.

I votanti In provincia di Perugia hanno votato in 124.193 dei 498.615 aventi diritto, pari al 28,5%. Nella provincia di Terni hanno votato 50.177 dei 177.703 aventi diritto: la percentuale è stata del 28,236%.

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