Un blocco di travertino, con iscrizione incisa, pertinente all’architrave di una tomba ipogeica risalente al primo secolo avanti Cristo; una testa fittile femminile di età ellenistica; una moneta in bronzo, sesterzio di Marco Aurelio, risalente all’anno 174/175 dopo Cristo; una ceramica risalente al IV secolo a.C. due bronzetti votivi, di età arcaica; un frammento di ansa di anfora greco-italica risalente al IV-III secolo aC; frammenti di ceramica comune di epoca romana. Questa la repertazione dei carabinieri di Città della Pieve, che hanno trovato nel negozio di una signora oggetti che dovevano stare in un museo, in virtù del loro interesse artistico culturale.
Denunciata una sessantenne
Per questo motivo – scrive il Corriere dell’Umbria – la donna, 60 anni, è stata denunciata per ricettazione e illecito possesso di beni museali. Dopo la perquisizione, i beni sono stati sequestrati e, su indicazione del Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Perugia, la procura della Repubblica del capoluogo ha incaricato un esperto di visionare e studiare gli oggetti sottoposti a sequestro. Dalla relazione è emerso come vi fossero beni di rilevante interesse storico: per questo motivo, i reperti archeologici sono stati depositati per la custodia al Museo storico dell’Umbria.