Inammissibile, illegittimo, sbagliato. Un ricorso che non «ha presupposti nel diritto, c’è un problema di fondo nella ‘riqualificazione’ che gli ha dato il Tribunale federale nazionale»: sono alcuni passaggi espressi da due dei quattro avvocati della Ternana che, da qualche giorno a questa parte, stanno dando battaglia per la corsa al ripescaggio. Lunedì pomeriggio Massimo Proietti e Fabio Giotti hanno annunciato la conclusione dell’iter per la predisposizione dell’atto da inoltrare – in giornata – alla Corte federale d’appello: «Riteniamo di avere ampie chance di successo», l’ottimismo palesato dai legali. C’è anche una speranza: una situazione di chiarezza entro i primi giorni di agosto. Sarà complicato.
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Il vero fulcro e le alchimie giuridiche della battaglia giuridica la spiega l’avvocato Proietti, che spiega in maniera dettagliata il pensiero rossoverde: «Al di là delle schermature processuali riguardo la legittimazione attiva, motivo fondatissimo, è nel merito che noi insistiamo. Serve solo capire se il criterio di ripescaggio è una norma sanzionatoria accessoria oppure, come riteniamo noi, un atto deliberativo che rientrava nella discrezionalità del commissario in virtù del quale non esiste un diritto soggettivo. Ma è esclusivamente un effetto premiale determinato in base a una graduatoria costruita in virtù di criteri, fra i quali la mancanza di illleciti sotto il profilo amministrativo. Sono di una valenza etica, morale e giuridica importante, specie in un periodo come questo. La Ternana in tal senso ha una posizione di privilegio e non può essere scambiata con chi, attraverso alchimie giuridiche, di trovare soluzioni per rientrare dalla finestra dopo essere stato cacciato dalla porta».
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I ‘rinforzi’ e l’inammissibilità: «Ricorso sbagliato» Ad anticipare che il collegio difensivo fosse composto anche da altri avvocati era stato Stefano Ranucci. Lunedì pomeriggio l’avvocato Proietti ha ‘ufficializzato’ i nomi: «Con noi ci sono anche il professor Paolo Tanda e il professor Mario Rosario Spasiano, ordinari di diritto amministrativo alla Niccolò Cusano e alla seconda università degli studi di Napoli. Da sottolineare – ha aggiunto – che c’è una questione di tipo processuale di minor importanza, quella della legittimazione attiva. Il ricorso del Novara è sbagliato, poco da dire: c’è la citazione degli articoli 43 e 31, ciò è sbagliato perché non consentirebbero di avere successo lo dice il Tfn. Solo che il tribunale riqualifica il ricorso ai sensi dell’articolo 30 ritenendo che, nell’ambito del ricorso, sia chiara la censura nel corpo del motivo del ricorso. Non è così, perché la norma residuale è un’altra. Il ricorso è palesemente inammissibile, ma mi piace dire che abbiamo ragione nel merito».
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L’ottimismo e la valutazione orientata Un gioco di interpretazioni e cavilli, come accade spesso in questi casi: «Il nostro ricorso è stato prediposto e nelle prossime ore sarà inoltrato. Riteniamo di avere sicuramente ampie possibilità di successo sia per le questioni preliminari che per la retroattività, non può essere una tesi che può trovare successo alla Corte federale. Il ricorso non ha presupposti in diritto, c’è un problema legato alla riqualificazione da parte del Tfn: la motivazione ci lascia sorpresi anche per la valutazione costituzionalmente orientata a giustificare il provvedimento. Si tratta di un’interpretazione macchinosa che richiama sentenze della corte costituzionale e della corte di Cassazione per analogia: in sostanza è una elucubrazione giuridica».
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Il Tar e il pericolo Tutti – tifosi, avvocati e addetti ai lavori – sperano che ci sia una schiarita definitiva entro Ferragosto. Altrimenti c’è davvero il rischio di uno slittamento per l’avvio dei campionati? Risponde Proietti: «Se non si riesce ad esaurire il percorso della giustizia sportiva e quindi di un eventuale ricorso al Tar del Lazio, c’è il pericolo che rimanga solamente un’azione di risarcimento del danno: questo è il vero problema e la Ternana si è premunita presentando subito il ricorso. Vogliamo avere una decisione della Corte federale d’appello per poter valutare un successivo ricorso amministrativo e avere in tempi rapidissimi un giudicato cautelare. Nulla è stato trascurato. Il Collegio di garanzia del Coni? Molti ricorsi sono stati accolti e abbiamo dei precedenti specifici a nostro favore».
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Il fronte compatto: «Voce grossa Novara? Non esiste» Sulla stessa barca rossoverde ci sono anche gli avvocati Antonio De Rensis e Flavisa Tortorella, legali delle altre squadre coinvolte nella bagarre: «Crediamo alle argomentazioni – il pensiero di Giotti – già sostenute in primo grado. Il Siena e la Pro Vercelli si sono aggiunte alle nostre istanze e questo va a rafforzare le nostre tesi, c’è rabbia da parte loro per non essere stati chiamati: una decisione presa solo nei confronti di alcuni e non verso tutte le parte interessate. Le linee del ricorso si basano sulla legittimazione attiva del Novara, c’è la giurisprudenza del Collegio di garanzia del Coni in supporto: questo tipo di impugnazione va fatto direttamente a loro. Nel merito abbiamo sviluppato tutti gli aspetti da analizzare perché il Novara ha fatto la voce grossa pur avendo società più virtuose avanti e dietro il Catania sta facendo lo stesso. La domanda di ripescaggio è stata presentata con tanto di fidejussione e assegni circolari». Ci si mette in fila. Martedì è prevista la sentenza sul caso plusvalenze fittizie per Chievo Verona e Cesena: i romagnoli rischiano il -15 e lo slittamento all’ultimo posto della graduatoria 2017-2018, con Ternana che guadegnerebbe punti nel ranking per il ripescaggio.
DOMANDE RIPESCAGGIO, DEADLINE IL 27 LUGLIO

La Cfa e la decisione Agosto è dietro l’angolo. Serve una certa celerità nelle scelte, da una parte e dall’altra: «L’auspicio – ha proseguito l’avvocato toscano – è che la decisione della Corte federale ci sia al massimo in avvio della prossima settimana. In questo modo il commissario straordinario Roberto Fabbricini può deliberare sui ripescaggi sulla base del secondo grado: vorremmo che ai primi di agosto ci fosse sufficiente chiarezza, senza dimenticare il Collegio di garanzia del Coni. Presumibile che ci siano le x e le y in fase di compilazione dei calendari. Ripeto che per quel riguarda il Novara c’è carenza di legittimazione attiva nel presentare ricorso e carenza di contradditorio. La decisione del Tfn è illeggittima perché ci sono delle regole che valgono per tutti, sta accadendo l’opposto e non ce lo possiamo permettere a livello di sistema. Il Siena? In questo momento c’è un fronte unito, lo scontro eventualmente ci sarà dopo se ci sarà bisogno di contendersi una posizione. Il binario per ora è lo stesso». A difendere la Figc – sempre che impugni la sentenza – dovrebbero essere Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli.

Chiacchio e l’Avellino: «Nulla contro di loro, ma garantire legalità» Attenzione alla partita che coinvolge l’Avellino. In Irpinia sta salendo l’ottimismo dopo che Eduardo Chiacchio ha deciso di mettersi in gioco e tentare un clamoroso ribaltamento – non ammissione in serie B per guai legati alla presentazione delle fidejussioni – al Collegio di garanzia del Coni: «Ora finiamo – ha risposto Giotti sull’argomento – questa fase legata al Novara. Stiamo valutando se costituirci come controinteressati in merito al loro procedimento, perché comunque incide anche sulla Ternana e altre società. Eventualmente ci faremo trovare pronti affinché venga garantita la legalità. Non c’è nulla contro l’Avellino da parte nostra». Le scadenze: entro il 26 vanno presentati i ricorsi alla Cfa, il giorno successivo c’è la deadline per le domande di ripescaggio. Rossoverdi ok su ambedue i fronti. Tra il 30 e il 31 la Figc – condizionale d’obbligo a questo punto – dovrebbe ufficializzare quali società hanno le carte in regola per il ripescaggio e chi ne beneficierà. Poche certezze. Intanto il presidente della LegaB Mauro Balata, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, rende noto che Cosmo Giancaspro (Bari) ha presentato un’istanza di riammissione in B direttamente a Fabbricini. Ormai vale tutto insomma.
IL BARI CI PROVA: RICORSO AL COLLEGIO DI GARANZIA DEL CONI

Mercato, ufficiali Altobelli e Giraudo Messo alle spalle il 6-0 all’Amc98 e l’addio di Paolucci (Virtus Entella), in casa prosegue la campagna acquisti per rinforzare in special modo la mediana: ufficializzato l’arrivo in prestito del 25enne Daniele Altobelli dalla Salernitana, con lui l’esterno difensivo del Torino Federico Giraudo. A stretto giro è atteso l’annuncio della separazione da Ivan Varone (ad attenderlo il Cosenza), oltre all’annuncio di Giuseppe Vives e la chiusura per Modibo Diakité.