Tutti nei limiti i tre punti campionati a Piediluco. Fortemente inquinanto uno dei cinque del lago Trasimeno: questo il responso della campagna estiva 2023 condotta da Legambiente Umbria in merito alle acque lacustri dei due territori.
Goletta dei laghi
La presentazione dei dati sull’inquinamento c’è stata lunedì mattina a Perugia. In particolare, è stato giudicato fortemente inquinato un punto dei cinque campionati nel lago Trasimeno, precisamente nella foce del torrente Paganico a Castiglione del Lago. Rientrano nei limiti consentiti, invece, tutti e tre i punti campionati nel lago Piediluco: «La situazione sembra mostrare – le parole di Elisa Scocchera, portavoce Goletta dei laghi di Legambiente – un leggero miglioramento, anche se è difficile fare confronti diretti considerando le condizioni di siccità più gravi lo scorso anno rispetto a quest’anno. Sono stati campionati 5 punti sul Trasimeno, e 4 di essi sono risultati entro i limiti consentiti. Tuttavia, la foce del torrente Paganico è risultata fortemente inquinata, confermando il dato dell’anno precedente e che ancora sussistono problemi legati alla depurazione o a scarichi illegali. I parametri chimico fisici indicano che il Lago Trasimeno è in sofferenza: alte temperature delle acque, alti valori di conducibilità, bassi valori di ossigeno, mettono a rischio la sopravvivenza di tutte le specie acquatiche presenti».
Non vasca idraulica
«È evidente – il commento di Brigida Stanziola, direttrice di Legambinte Umbria – che la situazione climatica rischia di aumentare i fenomeni siccitosi e quindi l’emergenza idrica del Trasimeno. Se si riducono il volume, la riserva e la quantità d’ossigeno che può immagazzinare, si rischia in un futuro prossimo di andare incontro a fenomeni di anossia e di moria ittica. Salvare i Trasimeno vuol dire affrontare la complessità della situazione e considerare il lago come un ecosistema e non una vasca idraulica. Quello che auspichiamo è che si riesca a innalzare quantomeno il livello dei ragionamenti che si fanno su come valorizzare il territorio lacustre, non solo preservandolo ma anche provando a risolvere le criticità presenti in maniera intelligente, ponendo in campo soluzioni che mettano a frutto competenze e conoscenze che abbiamo acquisito nel tempo su questo straordinario luogo. I cambiamenti climatici ci impongono di farlo in fretta ma anche di farlo con metodo scientifico, perché non abbiamo altri strumenti da usare se non la conoscenza e la collaborazione. Per quanto riguarda Piediluco bisogna continuare a tenere sotto controllo i livelli dei composti azotati che possono portare infatti ad un’eccessiva crescita di alghe, con conseguenze negative per la biodiversità del lago e vanno valutati interventi per mitigare i processi di erosione e cedimenti delle sponde e del centro abitato».
I campionamenti
Sono stati campionati sei punti sul lago Trasimeno dalla Goletta dei Laghi 2023, di cui uno è risultato fortemente inquinato: la foce del torrente Paganico a Castiglione del Lago, che già lo scorso anno aveva mostrato un alto livello di inquinamento. I restanti quattro punti analizzati sono risultati entro i limiti consentiti: la foce del torrente Anguillara a Castiglione del Lago, stabile nei limiti dal 2017; la foce del fosso Macerone a Tuoro sul Trasimeno, anch’essa entro i limiti dal 2017; il canale di scarico del depuratore Tuoro/Passignano a Passignano sul Trasimeno; e infine la foce del canale proveniente da Tuoro sul Trasimeno, che è rimasta entro i limiti anche nel 2022.Riguardo al lago Piediluco, i tre punti campionati sono risultati tutti entro i limiti consentiti: la foce del Medio Nera e il lago ad Armeno Armeni, già conformi lo scorso anno, e la foce del Rio Fuscello, inquinata nell’ultimo anno ma entro i limiti negli anni precedenti (tranne nel 2014).