Nel mezzo del confronto a mezzo stampa e social fra Ente Giostra dell’Arme e Comune di San Gemini sulla penuria di fondi disponibili per l’edizione 2024 e le cause di tale situazione – con un sostanziale rimpallo di responsabilità fra Ente e amministrazione guidata dal sindaco Luciano Clementella -, arriva una buona notizia.
I tradizionali fuochi d’artificio, che ininterrottamente da 50 anni concludono la festa in occasione della giornata – il 9 ottobre – del patrono Santo Gemine, si faranno. L’ipotesi che le risorse disponibili non consentissero lo spettacolo, che ogni anno attira cittadini e turisti anche dalle zone limitrofe, era stata dichiarata dall’Ente proprio in ragione delle problematiche citate. Ora c’è un ‘finanziatore’, un imprenditore locale che ha messo le mani in tasca e donato la somma – si tratterebbe di circa 10 mila euro – per sostenre il costo dello spettacolo pirotecnico.
L’imprenditore in questione, si apprende, è Marco Medei, che ha attività di onoranze funebri fra San Gemini e Terni. E che nella passata consiliatura è stato assessore e vicesindaco con alcune deleghe ‘pesanti’. Un bel gesto, preceduto da altri a sostegno della comunità locale, come il Banco Alimentare, messi in atto dallo stesso Medei. Che ora ha inteso restituire alla cittadinanza un evento che, fino a poche ore fa, sembrava definitivamente tramontato.
San Gemini: la Giostra dell’Arme torna dal 28 settembre al 13 ottobre. Il programma