Sanità a Terni, potenziamento clinica in via Ippocrate: c’è il no del Comune

Conclusione negativa della conferenza di servizi: diverse criticità riscontrate in merito alla proposta progettuale. Partita non chiusa

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di S.F.

Conclusione negativa della conferenza di servizi istruttoria per una serie di criticità rispetto alla proposta progettuale presentata. Si chiude così – per ora – l’iter utile al tentativo di potenziamento per la clinica presidio (casa di cura Domus Gratiae) di via Ippocrate, a Terni: c’è la firma del dirigente all’edilizia privata Claudio Bedini. L’istanza di parere preventivo e di chiarimenti tecnici risale allo scorso 7 marzo.

LA CHIUSURA NEGATIVA DELLA CONFERENZA DI SERVIZI – DOCUMENTO (.PDF)

L’area esterna

La proposta – i dati sono contenuti nell’atto – parlava di una superficie da 12.288 metri quadrati di attrezzature di interesse comune ed una superficie utile coperta di progetto da 4.667 mq rispetto agli attuali 2.264. Numerosi gli enti ed i soggetti coinvolti nella conferenza di servizi: Regione (direzione salute e coesione sociale), Usl Umbria 2, consorzio di bonifica Tevere-Nera ed un bel po’ di direzioni comunali. Ad aprile il proponente ha chiesto una proroga di un mese per l’integrazione documentale «atte a superare le criticità» e di conseguenza c’è stata la sospensione della procedura; la riapertura dei termini è avvenuta il 21 maggio. Lungo l’elenco degli elementi di contrasto emersi.

LA PROPOSTA DI POTENZIAMENTO

Il dirigente Bedini

Ma in primis Bedini nel documento ricorda che la proposta di parere preventivo «risulta priva dell’assenso a presentare l’istanza da parte della ditta proprietaria, Park Residence spa». Poi le criticità: «Le quantità richieste per la realizzazione del nuovo edificio, avente una superficie utile coperta pari a mq. 4667, da destinare a struttura sociosanitaria per l’ampliamento della clinica, è subordinata al preventivo atto deliberativo del consiglio comunale che specifica la destinazione d’uso e le quantità». Non solo. Focus anche sulle dotazioni territoriali pubbliche (la ditta non ha la disponibilità per una porzione in quanto è di proprietà della Nuova Tonelli srl), sull’accesso/uscita al lotto di progetto che è in contrasto con la previsione del piano regolatore generale e sulla corsia a senso unico a nord dell’edificio esistente che ha una larghezza inferiore rispetto a quella minima prevista. Cenno anche a problemi sul progetto per il piano terra con copertura, sovrastante area verde e struttura in elevazione fuori terra.

Per la presentazione dell’autorizzazione unica con indicazioni per il superamento dei motivi di contrasto ci sono un bel po’ di condizioni da rispettare. Esempi? « La destinazione d’uso e le quantità proposte dovranno essere approvate con atto deliberativo di consiglio comunale», « la distanza dai confini/comparti per la realizzazione della struttura in elevazione fuori terra con sovrastante una copertura con la previsione del verde, potrà essere ridotta mediante approvazione di un piano attuativo» e le «dotazioni territoriali all’interno del lotto devono essere progettate nel rispetto dei requisiti dimensionali». Conferenza di servizi negativa. Vedremo gli sviluppi.

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