di Giovanni Cardarello
Giovedì 10 luglio sarà una data fondamentale per la sanità della Regione Umbria. Per quella data, infatti, è prevista la prova selettiva per determinare la graduatoria del bando per il reclutamento di 49 infermieri che andranno a coprire, nell’immediato per fare fronte alla copertura delle ferie, l’enorme voragine che si è determinata nella pianta organica della Usl 1.
Una pianta organica che, in tutta la regione, fonte NurSind, prevede 5.500 addetti. Una pianta organica che, di contro, è coperta solo per l’81%, con appena 4.500 infermieri operativi. Una pianta organica che nella Usl della provincia di Perugia è ulteriormente sottostimata di ulteriori 49 posti che, come già accennato, verranno coperti con il concorso che, come recita l’edizione oggi in edicola de Il Messaggero Umbria, si terrà giovedì alle 10 nelle aule del Centro didattico dell’Università degli studi di Perugia, edificio A, strada vicinale via delle Corse, Sant’Andrea delle Fratte. I nuovi infermieri selezionati, andranno a coprire i ruoli presso l’azienda ospedaliera di Branca a Pantalla, a Città di Castello e ad Assisi passando per i vari servizi territoriali.
Saranno 500 i candidati in corsa, con domande giunte da tutte le parti d’Italia, segno certo di una grandissima offerta di lavoro nel settore, un’offerta unita ad un altrettanto ampia domanda. Un rapporto che però, a causa degli atavici tagli alla sanità pubblica, faticano ad incontrarsi. Una domanda di impiego che nei prossimi dieci anni salirà in modo esponenziale, solo in Umbria, sempre dati NurSind, mancheranno 3.000 addetti, quelli che prevedibilmente andranno in pensione da qui al 2034. Una domanda che resta appetibile nonostante lo stipendio di ingresso, quello che percepiranno i selezionati nella graduatoria del concorso del 10 luglio 2024, non superi i 1.500 euro e che con 30 anni di servizio non supera i 2100.
Da segnalare, infine, sempre secondo quanto riferisce Il Messaggero Umbria, una difficile situazione in seno alla Usl 1 afferente proprio alla gestione degli infermieri. Una situazione evidenziata ancora dal NurSind, il principale sindacato infermieristico in Italia, e relativa alla creazione delle Cot, le Centrali operative territoriali. «La direzione aziendale Ausl Umbria 1, con l’acqua alla gola nel dover rispettare le tempistiche per la creazione delle Cot pur avendo avuto almeno 1 anno e mezzo di tempo per potersi organizzare, bandisce solo il 24 giugno una manifestazione di interesse per 12 infermieri da inserire nelle 4 cot spoke». Spiega con grande nettezza il NurSind. Ma non solo. «Contestualmente, con ordine di servizio sempre del 24 giugno, il direttore sanitario comunica i nominativi di 3 infermieri specifici da assegnare alle Cot in via temporanea, non avviando alcuna procedura selettiva». A tal proposito il sindacato degli infermieri chiede un intervento urgente dell’assessore regionale alla sanità della giunta Tesei, Luca Coletto.