dei segretari regionale e provinciale Csa-Ral
L’atto di indirizzo per lo smaltimento delle ferie, emanato dall’amministrazione comunale di Terni nel 2024, non è stato rispettato per evidenti esigenze di servizio, non certo per mancanza di volontà deI dipendenti.
Comune Terni, resta il problema ferie dei dipendenti. «Atto per smaltimento non rispettato»
Appare assurdo e fuorviante fare la classifica dei più bravi davanti a una situazione di evidente criticità legata a una dotazione organica palesemente insufficiente, a un aumento delle competenze, delle responsabilità e dei carichi di lavoro, per colpa del blocco delle assunzioni che per anni ha decimato il numero dei lavoratori, e per effetto dell’elevato numero di pensionamenti mai sostituiti.
Per di più ogni direzione ha una sua specificità e sue necessità che non permettono una equiparazione sulle possibilità di assenza del personale. Non a caso esistono i ‘servizi essenziali’ la cui erogazione deve obbligatoriamente essere assicurata. Inoltre, non è un caso che proprio su questi servizi vi è un maggiore accumulo di residui di ferie non fruite.
Lo smaltimento delle ferie tocca diritti istituzionalmente tutelati, intercetta l’organizzazione dei servizi e dei tempi di vita dei lavoratori. Per questo, una buona amministrazione del personale avrebbe dovuto incontrare immediatamente i rappresentanti dei lavoratori, financo quelli dei dirigenti, per discutere del problema e concordare un percorso possibile che possa portare a una soluzione fattibile e condivisa.
Per questo siamo nuovamente e testardamente a chiedere un incontro urgente con tutti gli attori deputati, per definire tempi e modalità contemperando le esigenze di fruizione delle ferie dei lavoratori con la tutela dei servizi erogati e della loro qualità, ad oggi innegabilmente alta. Restiamo in attesa di celere riscontro a dimostrazione della necessità dei fatti e non delle facili parole.