Conferenza stampa, martedì pomeriggio a Perugia, per la neo presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. Di seguito le dichiarazioni.
«Consensi da Perugia a Terni»
«Il ‘Patto avanti’ ha conquistato la fiducia degli elettori e di tanti giovani. E ha ottenuto consensi in modo uniforme da Perugia a Terni, nel contesto di una regione di cui va ricostruita l’unità. Triste l’astensionismo, comunque inferiore all’Emilia Romagna, e l’undicesimo punto del nostro programma deve essere la riduzione di questo fenomeno».
‘Terapia d’urto’ per la sanità
«Primi cento giorni? Dobbiamo affrontare con una ‘terapia d’urto’ il tema della sanità, iniziando ad abbattere le liste d’attesa. Apriremo subito un dossier. Un’altra ‘terapia d’urto’ riguarda l’ascolto di chi lavora in sanità, di tutto il personale».
Sanità pubblica e privata
«Bandecchi ad esempio dovrebbe sapere che conosciamo bene la sanità convenzionata, quella pianificata dal pubblico. E in Umbria mancano 2 mila posti per lungodegenti, anziani e disabili. Noi diciamo ‘no’ a quella sanità privata che costringe il paziente a pagare perché non può attendere e non ha alternative per curarsi».
Infrastrutture
«Vogliamo aprire un piano straordinario per capire quale sia lo stato delle nostre infrastrutture: ci metteremo a tavolino con il Governo partendo dalle necessità dei territori. Perché anche la situazione dei pendolari, ad esempio ternani, è drammatica».
Le acciaierie di Terni
«Su Ast i lavoratori vivono una preoccupazione. Noi abbiamo molto da dire all’impresa, anche sulla riduzione dei costi dell’energia attraverso progetti immediati. Vogliamo fare proposte concrete ad Ast perché nessuno dei 2.500 posti di lavoro deve essere messo a rischio. Terni e la sua acciaieria sono il 15% del Pil della regione e ogni azione deve avere la massima urgenza».
Energia e ambiente
«Sull’ambiente vogliamo subito mettere mano ad un piano energetico che riguarda tante aziende, non solo le acciaierie, e un piano ambientale. Una pianificazione che veda l’utilizzo delle rinnovabili con la Regione chiamata a pianificare, non il privato che pianifica per profitto e, a volte, anche a grave danno del paesaggio».
Capitolo giunta
«Non ci sono ancora nomi. Per alcune tematiche, come la sanità, serve una terapia d’urto che non può essere affidata soltanto ad una persona: diventerebbe quasi una ‘croce’ sulle sue spalle. Serve un lavoro di squadra ‘allargato’ anche ai tecnici. La sanità è l’80% del bilancio regionale ma è anche un sistema complesso che richiede grandi competenze. I tecnici in giunta? Possono dare una mano importante, non per forza da assessori. Abbiamo già alcune disponibilità, acquisite quando abbiamo definito il programma elettorale. Ciò vale anche per la sanità».
Asse Umbria-Toscana e alta velocità
«Con la Toscana ci sono tanti temi aperti, infrastrutture, accoglienza, turismo, valori. Il presidente Giani (Regione Toscana, ndR) ha festeggiato con noi. Abbiamo davanti importanti occasioni e parleremo anche di ‘Medioetruria’ in fatto di alta velocità ferroviaria (la stazione prevista dai progetti sin qui elaborati è quella di Creti – Arezzo, ndR). Lo stato dell’arte lo capiremo con i tecnici ma c’è una grande volontà di collaborazione per scegliere il meglio per i nostri cittadini».
«Nessun nuovo inceneritore»
«L’elezione di Vittoria Ferdinandi a Perugia ci ha già portati nell’Auri in maggioranza e il presidente è il sindaco di Spoleto Andrea Sisti. Lui ha già compiuto atti per valutare la revoca in autotutela di atti elaborati nel contesto del Piano dei rifiuti. Siamo contrari all’installazione dell’ennesimo inceneritore in Umbria, operazione senza senso, antieconomica e che distruggerebbe la nostra immagine di ‘cuore verde d’Italia’. Vogliamo portare la differenziata media al 73%, spingendo al massimo sul riciclo puntando all’innovazione».
Capitolo partecipate
«Io sono abituata ad analizzare prima di decidere e non vogliamo ripetere errori visti in passato, specie in questi ultimi cinque anni. I tempi non li conosco ad oggi. Faremo un’attenta analisi della situazione delle varie partecipate, partendo da quelle che hanno più bisogno di essere rimesse in pista per colmare vuoti e rivolvere i problemi. Una di queste è PuntoZero che ha una connessione diretta con il tema della sanità. Fra un mese dovremmo essere ‘in ruolo’ per iniziare a valutare ma nel frattempo non resteremo con le mani in mano».
Il prossimo sindaco di Assisi
«Lo decideremo insieme agli assisani, agli amministratori, perché siamo una famiglia. Assisi è il nostro faro: l’Umbria è Assisi e Assisi è l’Umbria. Il vice sindaco porterà avanti la città che è ben amministrata, senza commissariamenti. Questo passaggio sarà sereno».