Tagli all’ex Novelli: trattativa aperta

I vertici di Alimentitaliani annunciano l’esigenza di ‘tagliare’ i costi per oltre 5 milioni di euro. I sindacati: «Lavoratori hanno già dato ma vogliamo ragionare nel merito»

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I ‘maggiori dettagli’ chiesti nel precedente incontro dai sindacati – Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – sono arrivati, ma non sembrano dei più confortanti, visto che i tagli previsti dai nuovi vertici dell’ex Gruppo Novelli – oggi Alimentitaliani – ammonterebbero ad oltre 5 milioni di euro, parte dei quali passerebbero attraverso i sacrifici dei lavoratori. Sul punto, comunque, la trattativa è di fatto aperta.

«Nessuna esternalizzazione» Sull’esito del tavolo – primo incontro ‘tecnico’ fra sindacati e vertici aziendali – che si è tenuto martedì nella sede del Mise a Roma, Fai, Flai e Uila hanno diffuso una nota: «La nuova proprietà – scrivono – confermando gli investimenti annunciati nel piano industriale, ha accolto le nostre richieste di fornire maggiori dettagli sulle operazioni che intenderebbe fare per ridurre il costo del lavoro, sgomberando in primo luogo il campo dall’ipotesi dell’esternalizzazione del comparto impiegatizio, ventilata nello precedente incontro».

Tagli per 5 milioni «L’azienda – spiegano i tre sindacati – ha annunciato la necessità di un risparmio complessivo di oltre 5 milioni di euro che passa attraverso importanti sacrifici dei lavoratori. Tra le ipotesi proposte, un’ennesima riorganizzazione contrattuale con il transito del personale impiegatizio e amministrativo verso altri contratti rispetto a quelli attualmente utilizzati, per arrivare ad un risparmio molto consistente sull’attuale costo del lavoro».

Si ‘tratta’ Oltre a rivendicare i sacrifici già fatti da tutto il personale dell’ex Novelli le sigle si sono dette comunque disponibili a ragionare nel merito, con l’obiettivo di cercare soluzioni diverse e meno ‘impattanti’ sui lavoratori: «La trattativa proseguirà in sede sindacale – scrivono Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – in formazione ristretta e aggiorneremo circa l’esito. Ovviamente ogni accordo sarà fatto dopo il confronto e il consenso dei lavoratori. Inoltre – aggiungono le sigle – l’azienda ci ha informato che mercoledì mattina farà un comunicato per annunciare le modalità di pagamento degli stipendi». La delegazione ‘plenaria’ si riunirà al Mise il prossimo 6 marzo.

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