È stata inaugurata, sabato mattina, la nuova sede del comando stazione carabinieri di Tavernelle. «Una nuovissima ed efficiente struttura destinata a diventare presidio di legalità e punto di riferimento per tutta la comunità di Tavernelle che, in questo modo, si stringe in un’ideale abbraccio ai i suoi carabinieri».
La ‘Donazione della bandiera’ I momenti salienti della cerimonia, allietata dalle note della ‘Fanfara’ della scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri di Firenze, si sono concentrati sulla ‘Donazione della bandiera’ da parte del sindaco Cherubini al comandante della stazione, il maresciallo ordinario Giampiero Pelliccia, sulla successiva cerimonia dell’alzabandiera, nonché sullo ‘Scoprimento della targa ed il taglio del nastro tricolore’ a opera del prefetto di Perugia, Antonella De Miro.
Punto di riferimento Tanta la gente presente e soprattutto tanti giovani e bambini, quale testimonianza dell’importanza della ‘nuova casa’ dei carabinieri a Tavernelle, «simbolo e presidio concreto ed efficace di sicurezza e di vicinanza alla gente», è stato detto. Soprattutto ai giovani e a un loro futuro migliore, sono state rivolte significative parole nel corso degli interventi delle autorità tra cui, in particolare, l’onorevole Bocci che ha parlato di un «dono fatto oggi alla cittadinanza da parte dell’arma e di un riferimento per tutta la zona del Trasimeno».
Luogo di ascolto e di accoglienza Il colonnello Fiore ha più volte sottolineato come «le istituzioni abbiano il dovere morale di assicurare la serena e pacifica convivenza dei cittadini e guardare anche e soprattutto alle generazioni future, per garantire loro un mondo migliore». Ha aggiunto come, «da sempre, l’arma dei carabinieri trae la sua linfa vitale dal contatto con la gente sia nelle grandi città che nei piccoli borghi e che la stazione è un piccolo ma dinamico e prezioso reparto, simbolo visibile della presenza dello Stato». Infine, il vice comandante generale Giuliani, nel ringraziare tutti i presenti e le autorità , ha sottolineato come «la stazione dei carabinieri non sia solo presidio di legalità , ma soprattutto luogo di ascolto e di accoglienza».