di Gianni Giardinieri
Mentre si attende ancora la promessa conferenza stampa di presentazione della nuova proprietà (sono passati ormai dieci giorni dall’annuncio della cessione della stessa da Nicola Guida a Stefano D’Alessandro), a parlare nella giornata di oggi è il solo Ignazio Abate, alla vigilia del match casalingo contro il Campobasso (lunedì 7 ottobre alle 20.45, stadio ‘Libero Liberati’). Test molto importante per capire anche la reazione del gruppo squadra all’esonero del direttore generale Diego Foresti, che insieme al direttore sportivo Carlo Mammarella ha sicuramente composto una rosa altamente competitiva e coesa. Di seguito le dichiarazioni del tecnico rossoverde.
Ancora una settimana turbolenta
«Come sapete non riesco a fingere e cerco di essere più sincero possibile. Abbiamo fatto due, tre giorni con allenamenti molto buoni, poi le ultime vicende ci hanno un po’ destabilizzato. Da questo punto di vista sono molto preoccupato, anche perché giochiamo contro una squadra forte. Oggi la rifinitura non mi è piaciuta affatto, perché non ho visto i ragazzi con l’energia giusta per affrontare la gara di domani. Sarà una prova di maturità importantissima per noi e capiremo se domani ci mancano dei tasselli fondamentali per arrivare al vertice».
Il problema è stato l’esonero di Foresti? Ha parlato con la società?
«Sento tante chiacchiere in giro. Non eravamo brocchi dopo Pescara e non siamo fenomeni ora. Molti allenatori ci danno per favoriti ma non capisco per cosa. Ci sono tante ottime squadre in questo girone. C’era un ambiente cupo dopo la retrocessione e il lavoro è stato tanto. Bisogna dare tanti meriti ai ragazzi. Dobbiamo avere fame e il sangue agli occhi. La partita di domani per noi deve essere come una finale di Champions League. Ho conosciuto il presidente e ha parlato alla squadra già due volte. Ha dato assicurazioni per l’extra campo e per la stabilità organizzativa futura che non cambierà. Ho anche parlato con Foresti e l’ho salutato e ringraziato. Ho lavorato bene con lui. Il suo esonero è legato anche alle dinamiche del calcio».
Problemi a centrocampo
«Siamo come la volta scorsa. Per domani ho provato qualcosa di diverso ma non mi preoccupo dei calciatori che non ci saranno perché sono convinto che faranno bene anche quelli che giocheranno. Krastev ha le possibilità di giocare da play ma deve alzare la condizione fisica che in questo momento non gli permette di partire da titolare».
Gestione dei calciatori
«A me non piacciono i giocatori che si fermano per un dolorino. I miei ragazzi li vedo spingere e in questa settimana De Boer pur avendo sentito un affaticamento ha fatto tutto il lavoro sulle ripetute. Insomma testa bassa e pedalare».