Ternana, Andrea Sala: «Sempre sul pezzo»

Il portiere delle Fere commenta la sua stagione tra difficoltà di inizio anno, rinascita e pericolo retrocessione: «Né calcoli né tabelle, solo vincere. Bandecchi? Da tenere stretto»

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«Sono sincero, ho passato delle giornate dove non ero felice. Ma è acqua passata: ho avuto l’opportunità di giocare e i risultati si stanno vedendo. Sono sempre stato professionale». È un Andrea Sala onesto, sorridente e fiducioso quello che parla a tre giorni dal crocevia Novara: uno scontro diretto da vincere – anche il pareggio vale più o meno zero a questo punto – per tenersi a galla. Il 24enne di Saronno, ‘desaparecido’ nella prima parte di stagione con Sandro Pochesci e mai impiegato al di là dell’apparizione a Frosinone, si toglie qualche sassolino dalla scarpa e dà appoggio alla proprietà Unicusano: «Lo so, non è facile, ma alla piazza dico di stare tranquilli».

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Andrea Sala contro il Cittadella

Mesi difficili, ma «mai scoglionato» De Canio avrà a disposizione sia Valjent che Signorini dopo i guai muscolari registrati martedì. L’unico indisponibile resta Albadoro che, comunque, non era di certo tra i preferiti del trainer lucano per il reparto avanzato. Lo è invece Sala, ormai titolare inamovibile nello scacchiere rossoverde post arrivo del 60enne materano: tutt’altro che prevedibile considerati i primi sei mesi e il buon rendimento di Plizzari. Poi il calo di rendimento del 18enne lombardo ha favorito il suo innesto: «Ho iniziato un po’ male non per colpa mia, nonostante venissi da un campionato a Reggio Calabria da titolare. Mi aspettavo altro, le scelte della società sono state altre: quando un ragazzo arriva un torneo in quel modo, si ritrova terzo portiere e ha la chance di cambiare non potendolo fare per una serie di motivi, uno come deve stare? Sono sincero, due giorni non ero felice, credo sia normalissima per un 24enne. Poi ho sempre fatto il professionista, sfruttando la possibilità che mi ha dato mister De Canio. Soprattutto nei momenti bui bisogna stare sul pezzo ed essere concentrati, è facile essere in momenti belli: ho lavorato con grande intensità grazie al preparatore dei portieri Paolo Gobattoni e i risultati sono sul terreno di gioco. Mi pare di aver fatto bene e non sono mai stato – il termine fu utilizzato da Sandro Pochesci a settembre nei suoi confronti – scoglionato , è la professionalità che ti porta ad avere successo. Sento di essere più maturo rispetto agli anni passati».

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Andrea Sala

Dna salvezza e portieri Sala, insieme a Valjent, è l’unico che può raccontare come si possa mantenere la categoria in più di una circostanza con la casacca rossoverde. Anche grazie ai suoi interventi, chiedere – ultimo in ordine di tempo – a Ganz: «Ogni anno la Ternana lotta per salvarsi, questo è il nostro dna. Per me potrebbe essere anche un fattore positivo: è molto difficile, ma dobbiamo sempre andare in campo con la grinta giusta e per dare un senso al 5-1 contro il Cittadella occorre fare bene sabato a Novara. Se scendiamo sul terreno di gioco pensando al pareggio la perdiamo: la salvezza deve arrivare da tutti e rispetto ai precedenti campionati sarà necessario uno sforzo triplo. Il post Frosinone (4-2 per i ciociari, ndr)? Non è stato bello ed ero un po’ dispiaciuto per essere finito di nuovo in panchina. Con Plizzari e Bleve ho un bellissimo rapporto e credo che entrambi abbiano fatte buone partite, sì. Alessandro, a causa della giovane età, può andare incontro a determinate lacune ma va visto in prospettiva».

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Luigi De Canio

La difesa e l’ordine di De Canio 24 punti a disposizione, ne servono almeno 15 per sperare: «Serve stare sul pezzo – spiega Sala – e guardare ogni partita a sé, senza tabelle o calcoli. Siamo in una posizione che non ci permette di farli: quando scendiamo in campo dobbiamo solo pensare a noi stessi, con giusta mentalità. Per quel che concerne il miglioramento difensivo posso dire che siamo più ‘insieme’, ci sono meno errori e maggior concretezza. Se c’è da spazzare la palla lo si fa». Meno show e più efficacia insomma. Già si ragiona. Breve accenno sulla cura maniacale dell’allenatore di Matera per ogni singolo aspetto: «Il mister guarda a ogni dettaglio, anche riguardante le questioni più banali come la comunicazione. I cinque gol al Cittadella ci consentono di allenarci con più serenità e sottolineo che la squadra non ha mai mollato in questi mesi: i ragazzi sono sempre andati a 3 mila e finché c’è la fiammella accesa ci speriamo. Questo aspetto non è mai venuto a mancare».

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Bandecchi con la squadra il 16 ottobre

La nuova proprietà, il passaggio da Longarini e l’invito ai tifosi La serie C è dietro l’angolo e per Stefano Bandecchi si profila un debutto in serie B con immediata retrocessione. In estate passaggio dai modi più ‘chiusi’ – eufemismo – della proprietà Longarini a quelli più aperti e ‘spettacolari’ dell’imprenditore livornese. Sala ha vissuto entrambi i contesti: «Sia la gestione Longarini che quella Bandecchi sono organizzate. Il primo – ricorda l’annata 2013-2014 quando c’erano Antenucci, Brignoli, Rispoli, Ceravolo, Masi, Litteri, Gavazzi, Lauro e gli ‘acerbi’ Falletti e Avenatti, mica male – ha investito tanto: mi ricordo che nel mio primo anno avevamo una squadra forte, dire che era da playoff è poco. Sono persone di valore e penso che alla società nuova vada data fiducia perché le cose non vengono da un momento dall’altro. Serve lavoro. Alla piazza – ci prova Sala – dico di stare tranquilli pur sapendo che non è facile, però al giorno d’oggi è difficile trovare presidenti che investano nel mondo del calcio: quando ci sono bisogna tenerli stretti. Il mio rinnovo? Non è questo il mio obiettivo adesso. La mente è sul campo». Due giorni e parte la missione piemontese.

‘CARA DONNA TI SCRIVO…’, PRESENTAZIONE A TERNI: PREVISTA PARTECIPAZIONE DI MAURO BALATA

Il presidente della Lnpb, Mauro Balata

Balata atteso a Terni Intanto venerdì, più o meno in contemporanea con la conferenza pre-gara di De Canio, è atteso in città il presidente della Lnpb: l’avvocato sardo – da programma – sarà al liceo classico ‘Tacito’ dalle 11 alle 12.30 per la presentazione del volume ‘Cara donna ti scrivo…’, nato dall’iniziativa dell’organizzazione no-profit di Milano ‘Cultura&Solidarietà’: 480 lettere provenienti da tutta Italia – coinvolti ragazzi delle scuole medie – riguardante la differenza di genere. Il progetto è stato realizzato con l’adesione della Lega.

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