Ternana, Breda: «‘Abito’ su misura per Pereiro. La settimana è andata bene»

Fere sabato pomeriggio opposte al Cittadella

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di Gianni Giardinieri

Alla vigilia della partita contro il Cittadella (sabato 20 gennaio, stadio ‘Libero Liberati’, ore 14) consueta conferenza stampa di mister Breda. Di seguito le dichiarazioni del mister trevigiano:

Pereiro

«Sono molto contento del suo arrivo e ha tanto entusiasmo e voglia. Ha qualità importantissime e noi dovremo costruirgli un ‘abito’ su misura, cercando ovviamente di mantenere un certo equilibrio di squadra. Pensiamo a lavorare e soprattutto al Cittadella. Vedremo l’impiego di Pereiro, se in corsa o dall’ inizio. E’ arrivato con il sorriso e in questi due giorni ha già fatto vedere la sua qualità. La nostra identità di aggressività e intensità deve sposarsi con le sue qualità. E’ chiaro che è un giocatore che deve avere una certa libertà in possesso palla e concentrarsi su poche cose in fase difensiva».

Favilli

«La settimana è andata bene. Favilli finalmente è aggregato al gruppo, anche se dovremo un po’ gestirlo, soprattutto ascoltando le sue sensazioni. Mi piace il suo atteggiamento e la sua voglia di vivere il gruppo. Domani verrà in panchina».

Bari

«Non riesco a mettere insieme le ultime tre partite, nel senso che non vedo un filo logico. La partenza di Falletti ci costringe a ridisegnare certe cose, per cui considero Bari una seconda ripartenza, a livello di gruppo. La B ti insegna che ci sono momenti che raccogli di più e altri di meno. Dobbiamo mantenere intensità e voglia di stare in campo, modificando qualcosa in termini tattici. Guardando il calendario voglio pensare ad una partita alla volta. Il Cittadella è una squadra forte con personalità marcata. Abbiamo voglia di riscatto e di ripartire subito».

Luperini

«Aveva l’ incarico – a Bari – di stare su Benali. Abbiamo fatto una discreta mezz’ora ma quello che non mi è andato giù è stato prendere subito il secondo gol. Dovevamo rimanere più in partita e gestire meglio i momenti topici della gara. Dobbiamo ancora trovare una nostra dimensione, come tante altre squadre. A Bari avevamo anche un po’ meno brillantezza del solito».

Giovani ed esperti

«Siamo in una fase del calcio in generale in cui il leader non deve essere un calciatore ma un’ idea di gioco. Non guardo la carta d’identità, ho fatto anche giocare Dainelli a Livorno, che aveva quarant’anni. Sono stato un calciatore esperto e anche capitano, ma la mia forza era dar forza alle idee dell’ allenatore».

Faticanti

«Ha ancora bisogno di allenarsi. Non perché non sia pronto ma anche a Lecce non sempre era impiegato. A Bari poteva entrare benissimo anche lui».

Cittadella

«Sono molto bravi perché sanno ripartire tutti insieme e hanno un sistema di gioco che incontriamo per la prima volta (4-3-1-2 ndR). Abito ad un quarto d’ora da loro e so che lavorano. Gli vanno fatti i complimenti per il modello di società che sono riusciti a creare».

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