di S.F.
Fondo della classifica e un Bari in ascesa da affrontare. E come se non bastasse alle porte c’è il ‘Derby dell’Umbria’: otto giorni di fuoco per Roberto Breda che, sabato al ‘Liberati’, affronta i pugliesi nel primo dei due match interni consecutivi. Manca il calciatore di maggior impatto e forma, Fabio Ceravolo, e soprattutto mancano i punti per vivere il match in maniera più serena. I convocati del tecnico veneto sono venti: oltre al locrese fuori Zampa per infortunio, quindi Gava, Monteleone, Lo Porto e Janse.

Far male Tre vittorie di fila e umore alle stelle per il Bari: «Era meglio affrontarlo un mese – esordisce Breda sui biancorossi -, ma al di là di questo dobbiamo fare la nostra partita e contare sulla nostra forza. Logico che ci sono delle difficoltà legate ad un avversario con valori importanti, supportati anche dai risultati: bisogna stare attenti e cercare in ogni caso di avere l’idea di far male».
Abbottonato e non poteva essere altrimenti. Breda si ‘sbilancia’ solo in merito ai dubbi di formazione: «Uno». Nessun cenno invece sulla possibilità di cambiare entrambi i centrali difensivi, con l’inserimento contemporaneo di Meccariello e Valjent nell’undici iniziale: i due schieramenti tattici in lizza sembrano essere sempre il 4-2-3-1 ed il 4-3-3, utilizzati in tutte le sedute a ‘porte aperte’. «Gondo sta bene ed è arruolabile – commenta Tesser sugli acciaccati -, mentre Zampa è indisponibile per questa gara». Pericolo ammonizione per Coppola che, in caso di nuovo giallo, salterà la sfida al Perugia.

ROBERTO BREDA IN CONFERENZA STAMPA, VIDEO
L’assenza Fuori Ceravolo. I guai non possono che aumentare: «Dobbiamo lavorare per far bene le cose da squadra, e non a livello individuale: il gruppo – sottolinea Breda – sta crescendo e l’atteggiamento è giusto in tal senso. Chiaro che Fabio è un giocatore importante e ha delle caratteristiche uniche nella squadra, senza di lui cambiano un po’ le dinamiche dell’attacco. Siamo consapevoli della classifica e del fatto che bisogna sbagliare il meno possibile: in questo momento passa in secondo piano rispetto alla ricerca dell’identità di squadra, visto che senza non possiamo migliorare e far punti».
Tirare Si calcia poco e male verso lo specchio della porta avversario. Il ‘solito’ auspicio è che a sbloccarsi sia Felipe Avenatti: «Dal punto di vista offensivo – analizza Breda – dobbiamo essere più determinati ed incisivi: lo si diventa con il lavoro e maggior sicurezza nei propri mezzi. Abbiamo le capacità di risultare più pericolosi e molti ragazzi ancora non sanno nemmeno quanto possono essere bravi. Felipe – aggiunge sull’uruguaiano – ha enormi margini di miglioramento e deve imparare a saper leggere meglio il gioco, lui ha da sempre avuto la tendenza ad allontanarsi dalla porta».

Le soluzioni a disposizione di Breda sono molteplici e coinvolgono Belloni, Signorelli, Furlan, Falletti ed Avenatti. In caso di 4-2-3-1, dietro all’uruguaiano, il punto fermo è rappresentato dall’ex Bassano Virtus, decisamente il migliore – al di là di Ceravolo – dei rossoverdi nelle ultime uscite. Da non escludere un nuovo utilizzo di Signorelli da trequartista come nella sfida di Salerno, con Belloni a chiudere la linea dei ‘rifinitori’. Altrimenti pronto Falletti. Senza Zampa e con Valjent in difesa, le alternative per la mediana sono ridotte al lumicino: Coppola e Busellato pronti a formare lo scudo davanti alla difesa o, in ogni caso, a giostrare nell’eventuale centrocampo a tre.
La difesa e Valjent «Non è un problema di fase difensiva, quello riguarda lo sviluppo di gioco e contro il Novara ne abbiamo avuti di più rispetto a La Spezia. Questa settimana abbiamo lavorato molto sulle palle inattive e la difesa a zona: anche in questo caso bisogna acquisire più sicurezza. In generale la squadra non ha molta fisicità fatta eccezione per Avenatti ed i centrali difensivi, sulle marcature ad uomo siamo un po’ leggeri». Una mano può darla Martin Valjent: «Lo vedo come difensore ed è bene che un giocatore sappia ricoprire più ruolo, d’altronde in nazionale ha giocato da terzino destro. Ritengo che possa fare benissimo da centrale in una linea a quattro».

Nuova esclusione ‘oranje’ Non convocato e niente panchina per Jens Janse. L’esordio è ulteriormente rinviato: «Il più grande nemico – afferma in merito il trevigiano – è il tempo, io devo mettere davanti a tutto la squadra. Ci sono dei momenti in cui qualcuno è più ‘privilegiato’ nelle scelte, ma ciò non vuol dire che gli altri si debbano sentire esclusi». Tra cui Salif Dianda, più volte testato da esterno offensivo nel 4-2-3-1: «Lui è molto duttile, credo possa ricoprire con efficacia diversi ruoli sulla fascia». Intanto per l’inchiesta ‘I treni del gol’ Janse è stato interrogato in settimana dalla procura federale: le audizioni proseguiranno fino a lunedì, quando toccherà tra l’altro all’ex capitano Pasquale Fazio. A quel punto, entro un mese, dovrebbero arrivare – deferimento o archiviazione – le decisioni e, per quel che concerne Janse, filtra ottimismo per la seconda ipotesi.
Potenza pugliese Defendi, Donati, Valiani in mediana; Rosina, De Luca, Maniero in attacco. E se poi le alternative si chiamano Romizi, Porcari e Sansone ecco che viene certificata – sulla carta – la profondità e la qualità della rosa del Bari: i pugliesi, dopo l’inaspettata battuta d’arresto a Crotone, si sono ripresi collezionando nove punti nelle tre successive sfide con Avellino, Latina e Virtus Lanciano. Per Davide Nicola, ex terzino delle ‘Fere’ ora alla guida dei biancorossi, partenza con il 4-3-3 e poi in itinere passaggio al 4-2-3-1 o 4-3-1-2. In terra calabrese invece 3-4-3, messo in soffitta all’istante in seguito alla débâcle con poker incassato.

Secondi tempi super L’undici di Breda dovrà far attenzione in special modo alla ripresa, dove il Bari ha i migliori numeri del campionato in quanto a punti conquistati: ben sette in più rispetto ai primi tempi. I pugliesi oltretutto sono l’unica formazione del torneo a non aver ancora subito una marcatura – il 67% sono arrivate nei quarantacinque minuti iniziali – nell’ultimo quarto d’ora. De Luca e Maniero, 5 gol e 2 assist in combinata, i biancorossi più incisivi finora. Tuttavia a risultare decisivo in maggior misura nei match recenti con Latina e Virtus Lanciano è stato Francesco Valiani, autore di due reti: il toscano è stato il match-winner della gara con gli abruzzesi con uno splendido destro a giro sul palo lontano. Difesa di buona affidabilità con Sabelli, Di Cesare, Contini e Del Grosso.
Daniele Chiffi L’arbitro padovano dirigerà la Ternana per la sesta volta in carriera. Pessimo l’ultimo precedente al ‘Liberati’ – 0-1 con la Virtus Entella -, meglio invece per i colori rossoverdi l’altra gara diretta nella scorsa stagione: vittoria di misura a Frosinone. Quindi il successo sul Pescara ed i pareggi contro Modena e Brescia. Chiffi sarà assistito da Di Francesco e Bellutti, quarto ufficiale Rapuani di Rimini.

Botteghini chiusi in anticipo Non al fischio d’inizio, bensì alle 13. Questa la decisione della questura sull’orario di chiusura dei botteghini: l’apertura è invece fissata per le 9. Inoltre c’è la limitazione geografica: ad acquistare i tagliandi per i settore destinati alla tifoseria rossoverde potranno essere solo i residenti delle province di Terni, Perugia, Viterbo e Rieti: per gli altri l’unica via di accesso è il possesso della ‘fidelity card’ emessa dalla società di via Aleardi.
La ‘Primavera’ è stata battuta al centro sportivo di Trigoria dalla Roma, nel big match che ha visto i ragazzi di Avincola opposti all’undici di Alberto De Rossi: 2-1 il risultato finale, con le ‘Fere’ avanti grazie ad un nuovo gol – assist Tascone – di Ignazio Battista. Poi la rimonta giallorossa firmata da Tumminello e Soleri. Prima sconfitta dunque per i talenti della società di via Aleardi: sabato prossima sfida interna contro la Virtus Lanciano.