Quattro punti in tre gare, più due sul ‘Grifo’ e un’accelerata nel momento di difficoltà – altra storia rispetto a Cittadella – che in Veneto non c’era stata. Lo step in avanti che Benito Carbone aveva chiesto alla vigilia è propria questa: la reazione della Ternana allo svantaggio, al cospetto di una squadra più amalgamata e preparata – poco si è notato – a livello fisico, come lo Spezia. Con qualche spunto tecnico di rilievo e un morale in crescendo in vista di quel derby ‘stregato’ da troppi anni.
TERNANA-SPEZIA 1-1 VISTA DA ALBERTO MIRIMAO

Controllo Tanti tocchi a centrocampo , tentativi di scambi in velocità – talvolta riusciti, come nel caso nel tiro di Falletti alla mezz’ora del primo tempo – e sofferenza ridotta, se non negli ultimi minuti. Meglio la Ternana nel primo tempo che, tuttavia, ha denotato una certa incapacità nell’aggredire gli spazi e ‘bucare’ la difesa schierata avversaria: nei quasi 300 minuti di gioco sotto la gestione Carbone nessun gol su azione e chance concrete che si contano sulle dita di una mano. Per ora i due rigore valgono quattro punti, grazie anche ad una buona attuazione – bene Valjent, sorpreso dal corto passaggio di Bačinovič – difensiva. Servirà ben altro tuttavia nel prosieguo del torneo. Lunedì mattina via alla preparazione.
I COMMENTI DI AVENATTI, GERMONI E MECCARIELLO
Sbandata e ripresa Spezia in ascesa tra la fine del primo tempo e l’avvio del secondo, anche per via della maggior freschezza fisica dovuta al turno infrasettimanale disputato dalle ‘Fere’. A deviare la gara a favore dei liguri ci ha pensato però un rossoverde, quel Bačinovič troppo superficiale nell’appoggiare in maniera blanda la sfera a Valjent e, di fatto, servire un assist all’accorrente Báez. E a questo punto Carbone non ha sbagliato i cambi, facendo entrare in rapida sequenza Surraco e La Gumina al posto di un disordinato Di Livio e dello sloveno: subito in palla l’uruguaiano con i suoi scatti palla al piede, mentre il siciliano – pur non entrando bene in partita – è comunque andato a impegnare la difesa bianconera, in precedenza apparsa in controllo con il solo Avenatti a giostrare – discontinuo Falletti – negli ultimi venti metri della formazione di Di Carlo. Molto bene Germoni e Valjent. Meno preciso del consueto Petriccione, spicca la nuova tribuna per Palombi: il talento di scuola Lazio, per ora, non sembra rientrare nei piani del tecnico calabrese.

Lo step «Mi interessa che ci sia una progressione, non voglio passi indietro». E in effetti non ci sono stati rispetto alla gara con il Pisa, Carbone può essere soddisfatto: sul piano del gioco nessun miglioramento, ma su quello caratteriale – vedasi la reazione nel finale di partita – sì. Un buon viatico per la preparazione al derby di sabato.
100° con gol A quota due, la scorsa stagione, ci era arrivato a dicembre. Quest’anno, da rigorista, ha raggiunto il traguardo a inizio settembre. Di certo per Avenatti un avvio di campionato positivo: «Felicissimo di aver fatto queste 100 partite in B, mi sento di Terni. Una partita – commenta il 20 della Ternana – molto difficile, con battaglia in mezzo al campo: nel primo tempo non hanno quasi mai calciato in porta, loro hanno tenuto palla ma senza pericolosità. Non era facile affrontarli, per noi è stato un grande match. Stiamo facendo belle partite e giocandone altre penso che dimostreremo quello che siamo, ovvero una grande squadra».
Rompere il ghiaccio Oltre 300 minuti disputati contro il ‘Grifo’, zero vittorie e nessun gol realizzato. Avenatti spera nell’inversione di rotta: «Parleremo con i più giovani – conclude parlando del match del ‘Curi’ – per prepararli. Il derby è una gara molto sentita per i tifosi e la città: da quando sono qua ne ho fatti quattro e non ho mai vinto. Mi auguro di poterlo fare sabato».

Il capitano Poco ha potuto fare Meccariello in occasione del gol spezzino. Al di là dell’abbaglio di Bačinovič, la retroguardia delle ‘Fere’ non ha mai sofferto l’attacco ligure: «Abbiamo fatto – le parole del campano – una partita buona a livello difensivo, tuttavia non basta questo per vincere. C’è tutto il tempo e la voglia per crescere nelle prossime gare, a partire da quella fondamentale di sabato. Un ringraziamento ai tifosi perché averli vicino per noi è molto importante».
La freccia laziale La spinta non manca, l’abilita – seppur da migliorare – nelle letture difensive e in marcatura anche, seppur a tratti Piccolo lo abbia messo in soggezione. Per Germoni ancora una più che discreta performance: «Una buona partita ma non mi accontento, mi auguro di poter migliorare. Per quel che ci riguarda è un punto che non ci accontenta, ma per come si era messa la gara va bene. Magari dovevamo essere più concentrati sul gol incassato, cercheremo di aiutare il mister in tal senso. Il derby? Ero abituato a Lazio-Roma nelle categoria minore, è servito, qui mi hanno detto – conclude l’esterno difensivo – che c’è un clima assurdo per quella partita. Non vedo l’ora». Sei giorni, il ‘Curi’ è dietro l’angolo. Prima però – mercoledì mattina – tutti in Comune per la presentazione di squadra e maglie.