di S.F.

«Bella questa oh, con i tifosi dietro. Mannamela è!». Siamo a quasi un’ora dalla fine di Ternana-Cesena e Gianluca Fabi mostra una foto a Sandro Pochesci nel post vittoria – la prima della carriera in serie B per il romano – sui romagnoli: l’allenatore delle ‘Fere’ è ancora galvanizzato per il successo appena maturato sul campo e la risposta ‘eccitata’ riassume le sensazioni vissute al ‘Liberati’. Pubblico trascinatore, prestazione meno spregiudicata, scelte tattiche giuste e bottino pieno in cascina, con merito: «Una giornata indimenticabile per me», ricorderà più volte nel commentare la performance e l’atmosfera che ha ‘abbracciato’ la squadra. Cinque punti e morale in crescendo, difficile da ipotizzare fino a tre settimane fa. Salgono euforia e certezze di gruppo, ma – come giustamente sottolineato da presidente e trainer – piedi per terra e tasto reset da lunedì con testa a Chiavari. Intanto i supporter continuano ad applaudire le sorprese sfornate da Tiscione e compagni.
LA PRIMA VITTORIA DELL’ERA UNICUSANO: DECIDE FEDERICO ANGIULLI

L’apice del gioco ‘pochesciano’ ha raggiunto ancora il suo obiettivo, il gol. Come accaduto contro l’Empoli, la miglior manovra offensiva di giornata – partita e conclusa con una precisione tecnica tutt’altro che scontata da Federico Angiulli – è valsa ai rossoverdi la marcatura: scambio rapido tra l’ex Pisa, Albadoro e Tiscione in poco più di cinque metri di campo, apertura per Defendi e assist per il numero 6, nel frattempo inseritori con tempi giusti (dormiente, e non solo in questa occasione, la retroguardia ospite) in area di rigore. Niente di casuale. Peccato per la giornata non troppo positiva per le punte: bene a livello di corsa e sacrificio Finotto e Albadoro, con l’attaccante di proprietà Spal che troppo spesso ha sbagliato nello scegliere la giocata decisiva. Interessante e logica – il trio difensivo bianconero non ha di certo la velocità come punto di forza – l’idea Carretta per il finale di match. Non l’unica mossa indovinata da Pochesci.

STEFANO RANUCCI: «RISULTATI ARRIVANO. MA PIEDI PER TERRA», VIDEO
Ternana più ‘intelligente’ Il passo in avanti rispetto alle precedenti sfide c’è stato però nella conduzione del match. E il quinto vantaggio rossoverde questa volta ha portato in dote i tre punti: momento di difficoltà (non più di un quarto d’ora, un paio di scelte sbagliate dei centrali e rischio dietro l’angolo) subito dopo la marcatura di Angiulli, quindi la conclusione di Moncini respinta da Plizzari, la traversa di Gliozzi (l’unica sbavatura di Favalli, nell’uno contro uno con Fazzi) e più o meno il nulla da parte dell’undici di Camplone. Un secondo tempo in ‘vacanza’ per il 2000 di scuola Milan e di controllo intelligente da parte delle ‘Fere’: nessuna fretta di buttarsi in avanti, un po’ di fraseggio lento in più con l’obiettivo di spegnere in maniera definitiva i romagnoli e gli affondi in contropiede nelle battute finali (leggasi, in particolar modo, le chance per Defendi e Tiscione). Bottino pieno senza sofferenza e con la porta inviolata, bene.
POCHESCI E L’EMOZIONE PER LA PRESENZA DEI GENITORI IN TRIBUNA, VIDEO
Le scelte di formazione hanno dato ragione al trainer rossoverde su tutta la linea. Meno tecnica – out Tremolada – e più dinamismo con l’opzione Angiulli; più esperienza con l’inserimento di Vitiello sulla corsia destra e lo spostamento – ruolo preferito dallo slovacco – di Valjent accanto a Gasparetto. Questo dal primo minuto, poi nella ripresa il consueto ‘giro’ di modifiche tattiche, dal 4-3-2-1 con il doppio trequartista alle spalle di Carretta al 4-4-2 con Varone largo a destra: Cesena annullato e tutti a festeggiare con in sottofondo il coro «chi non salta è un perugino». Nota di rilievo per Andrea Paolucci, dominatore del centrocampo – splendido l’assist in ‘lob’ per Defendi nella ripresa – e migliore in campo insieme a Tiscione nel ruolo di playmaker/interditore. Certo, a tratti gli spazi a favore del Cesena non sono mancati, ma il miglioramento c’è.

Pochesci come Tesser. A Coverciano con Castorina Prime tre gare di campionato senza sconfitte in serie B. Uno score tutt’altro che usuale nella storia recente rossoverde nel torneo cadetto: quattro volte – compresa la stagione attuale – su quattordici partecipazioni dal 1998, con l’ultimo precedente legato ad Attilio Tesser (2014-2015). Niente male per un debuttante, anche in virtù delle avversarie affrontate. Un avvio di settimana che sarà diverso dal solito per Pochesci: scatta a Coverciano il corso da allenatore professionista di 1° categoria – Uefa Pro e tra gli oltre venti colleghi del tecnico laziale presenti in Toscana ci sarà anche il prossimo avversario, Gianpaolo Castorina. Nel gruppo anche l’allenatore del Carpi, Calabro, Nicola Legrottaglie, Stefano Fiore e David Suazo.

PARLANO FEDERICO ANGIULLI E ROBERTO VITIELLO, VIDEO
Il match-winner inatteso Angiulli garantisce notevole quantità, una buona interdizione e anche un discreto fiuto negli inserimenti offensivi. Di certo però non è il giocatore dal quale ci si poteva attendere una marcatura decisiva: «Ho avuto gli ultimi allenatori – commenta l’ex Pisa al termine – molto attenti alla fase di non possesso e all’atteggiamento, poi è tutto più facile quando hai giocatori di qualità come Albadoro, Tiscione e Defendi: sono stato bravo e fortunato a impattare bene la palla nonostante il rimbalzo irregolare, felice che abbia deciso la partita. Il mister è uno che cambia molto al di là delle prestazioni e dei risultati, lo fa in base a ciò che vede in settimana e deve essere da stimolo per noi».

Il derby personale Non un match come tutti gli altri per lui: «Per me era una partita fondamentale perché sono di Milano, ma mia madre è di Cesena e ho molti amici là, ci faccio le vacanze. Era una sorta di derby e avevo promesso di non esultare se avessi segnato, pensando che non lo avrei fatto: l’emozione è stata troppo forte e non mi sono contenuto. Chi se ne frega», conclude scherzando.
L’equilibrio e la mente Più che buona – decisamente migliore – la gestione della partita nella ripresa. Il possesso palla del Cesena non ha prodotto pressoché nulla e i rossoverdi hanno addormentato (qualche occasione c’è stata tuttavia) la gara senza troppe difficoltà: «La prestazione è stata importante e siamo felici di questi tre punti. La difesa cambia, ma è in costante – le parole di Vitiello – miglioramento e il mister ha molte soluzioni: lo stile di gioco non muta al di là degli interpreti. Abbiamo concesso qualcosa nel primo tempo e ci può stare, quasi nulla nella ripresa. Magari potevamo gestire un po’ meglio dopo il gol di Angiulli, ci sono stati dieci minuti nei quali il Cesena ha spinto».
I 5 mila. «Partecipare è noioso» Sfondato il tetto dei 5 mila spettatori per il primo successo casalingo. Un bel tifo che ha accompagnato le ‘Fere’ per tutto lo svolgimento dell’incontro: «Ho giocato a Terni – il pensiero dell’ex Palermo in merito – numerose volte e il pubblico è stato sempre caloroso. Un aspetto che i giocatori sentono e averli di supporto ci fa piacere, festeggiare alla fine ancora di più». Sulle pagine de Il Corriere dello Sport intanto ecco l’inusuale commento di Stefano Bandecchi: «Nel calcio l’importante è vincere, partecipare è semplicemente noioso».
Abbonati e dato definitivo, +40% La campagna abbonamenti della Ternana – c’è stata una breve riapertura di recente – si è conclusa a quota 2077. Si tratta del dato più alto dalla stagione 2013/2014 e, rispetto allo scorso anno, l’incremento sfiora il 40% (39,67). Rinnovato entusiasmo in casa ‘Fere’, nei numeri e soprattutto all’interno del ‘Liberati’. Con novità di rilievo in vista della trasferta ligure: a Chiavari, a distanza di anni, sarà possibile assistere – niente necessità della tessera del tifoso – alla sfida senza alcuna restrizione.
Giovanili, domenica da dimenticare Non altrettanta bene è andata alle squadre del settore giovanile. Le formazione ‘Under’ 17, 16 e 15 sono state tutte sconfitte tra le mura amiche: doppio 0-4 contro il Napoli per i ragazzi di Roberto Borrello e Alessandro Boccolini, mentre i rossoverdi di Ezio Brevi non hanno potuto nulla al cospetto del Benevento (0-3).