di S.F.
Il ‘Gaucho’ di fronte a quel Latina che salvò nella passata stagione. In un contesto di ‘scioperi’ del tifo in protesta contro la società, di un’emergenza tecnica legata a problemi fisici-squalifiche e, soprattutto, di una virata immediata e decisa per non far scappare la zona salvezza: la Ternana è pronta ad ospitare i pontini di Vincenzo Vivarini. La speranza di Gautieri è che scatti quel ‘click’ di rabbia nella testa dei giocatori per mettere fine al tunnel negativo.
CARMINE GAUTIERI PRE TERNANA-LATINA, VIDEO

‘Male’ interiore Non un’ultima spiaggia, certo. La gara con il Latina rappresenta però un momento spartiacque della stagione rossoverde, specie e soprattutto perché l’avversario è in difficolta su ogni fronte ed è una diretta rivale per la permanenza in B: «Per forza dobbiamo essere pronti, l’abbiamo preparata nei dettagli la partita. Una sfida di rilievo – esordisce Gautieri – e uno scontro diretto non decisivo ma quasi: occorre capire le responsabilità che abbiamo nei confronti della città e di chi lavora per noi, parlo di magazzinieri, massaggiatori e tifosi. Loro vogliono una squadra che lotti sempre, siamo responsabili dello scenario attuale e mi fa stare male perché non sono contento quando perdo. Io e il mio staff lavoriamo 15 ore al giorno per cercare di risolverla. Mentalmente serve un cambio di marcia, non possiamo permetterci di rovinare anche una ‘questione’ societaria».

Infermeria e ‘Taddei’ da salutare Out gli squalificati Coppola e Falletti, fuori gli acciaccati Acquafresca, Germoni e Rossi. Per Gautieri non c’è altra via che ‘rivoluzionare’ la squadra: «Gli infortunati – spiega in merito – fanno parte del gioco, qualche recupero c’è stato seppur non al 100%. Defendi sarà in campo, Zanon valutiamo, mentre Germoni andrà in panchina; in dubbio c’è anche Rossi. Sissoko – aggiunge sul franco-maliano – fa parte dei convocati e ha già dimostrato in questi pochi giorni di avere una mentalità importante, chiaro che ci vorrà un po’ di tempo per averlo al massimo». Via Aleardi di nuovo a caccia di un terreno – un’impresa, considerando le condizioni dei pochi impianti ad undici del territorio – dove allenarsi: «Cercheremo – specifica Gautieri – di trovare un campo in erba naturale, la società ha dato la massima disponibilità in merito. Sul sintetico ci sono molte situazioni che non vanno e vediamo di trovare una soluzione diversa, un’alternativa». Tra i 21 convocati non ci sono Alberto Masi, bloccato da una tendinite, e Di Livio.

Attacco ‘verde’, ecco Contini Gautieri dà più indicazioni del consueto sull’undici anti Latina. Ballottaggi già annunciati: «Di Noia si gioca un posto con Palumbo, davanti maglia per Pettinari o Palombi». Messaggi che, accoppiati con le parole precedenti, danno un quadro abbastanza chiaro: Defendi, Ledesma e il ’94 pugliese favoriti per comporre il trio in mediana, nel tridente offensivo in pole ci sono Monachello, La Gumina e Palombi (provati più volte in settimana). Motivo? Il 46enne napoletano dà un indizio: «Il Latina è una squadra forte nei calci piazzati e nelle ripartenze, nel sistema difensivo può contare su tre giocatori fisici». Magari non troppo veloci e, dunque, con la velocità dei giovani rossoverdi in grado di far male. Indietro nelle gerarchie la punta di proprietà Pescara e Avenatti. La novità di maggior rilievo è però legata al rientro – più che probabile visti i test settimanali – di Matteo Contini, da terzino sinistro: «Matteo è giocatore esperto e può andare in difficoltà sì, ma come tutti gli altri». L’ultimo gettone per l’ex Parma è datato 29 ottobre, 4-3 al Novara: assist e prestazione da dimenticare.

Scambi accesi, grinta e atteggiamento In settimana battibecchi e contrasti più accesi del solito. Gautieri è felice: «Ho preso la squadra dopo una serie di risultati negativi e ho cercato di avere una situazione diversa. Ciò che è accaduto in settimana – ,mette in evidenza – l’ho chiesto fin dall’inizio: se un compagno sbaglia a livello tecnico va incoraggiato, mentre se è l’atteggiamento a mancare serve un duro richiamo. Se dico che un giocatore deve stare in una certa posizione e non c’è, si deve agire in questo modo. Sempre nel rispetto dei compagni. Nel calcio bisogna essere Squadra , con ‘cattiveria’: chi non lo è va fuori, nelle sedute ho visto con costanza buone cose e bisogna portarle anche al sabato».
‘Scioperi’ Curva nord e curva est saranno più vuote del solito. La ‘sfida’ a Simone Longarini è servita: «Terni è un posto ideale – conclude Gautieri parlando dell’ambiente – dove lavorare, spetta a noi far venire i supporter allo stadio dopo le tante presenze con Cittadella e Perugia. Gli appelli per farli venire ok, ma servono i fatti: mi dispiace che qualcuno non entri, ma la testa è solo al campo».

Problemi infiniti anche in casa Latina. Se c’è una squadra che, tra guai extracampo e problemi sul terreno di gioco, è in condizioni peggiori di via Aleardi è proprio il club pontino: fallimento ‘pilotato’ in atto, punti di penalizzazione in arrivo e trend che parla di un solo successo – Hellas Verona, i neroazzurri giungono al ‘Liberati’ sulla scia di quattro sconfitte consecutive – nelle ultime dodici gare disputate. Per Vincenzo Vivarini, in estate seguito dalla Ternana per la sostituzione di Roberto Breda, ci sono ulteriori contrattempi: nel 3-4-3 (talvolta 3-4-2-1) anti ‘Fere’ non ci sarà Roberto Insigne, appiedato dal giudice sportivo Battaglia, mentre il centrocampista di scuola Fiorentina Bandinelli è in dubbio. I topscorer della formazione laziale sono due vecchie conoscenze del calcio rossoverde, Corvia e Brosco: cinque marcature per l’attaccante, quattro (uno su punizione) per il difensore; nell’arco offensivo a disposizione del tecnico abruzzese ci sono anche l’ex Perugia Buonaiuto, uno dei giocatori acquisiti nella sessione invernale del mercato, e il croato Marko Jordan, preso da svincolato. Dati negativi per il Latina anche dalla retroguardia – sei match a porta inviolata, peggio solo Ternana, Brescia e Trapani -, dalla capacità di protezione del risultato (15 punti persi su 33 dall’1-0) e dall’abilità nel ribaltare il punteggio: pontini mai vincenti (cinque pareggi, sette sconfitte) dal gol subito. L’ultima affermazione fuori dalle mura amiche risale a novembre, a Vicenza. Dirige l’arbitro marchigiano Sacchi.

La nord replica a Longarini A una settimana dal comunicato dell’amministratore unico della Ternana, i supporter della curva nord replicano alle accuse avanzate dal 32enne romano: «D’ora in poi – la nota contenuta nel fanzine ‘Cori e gradoni’ – saranno tutte partite fondamentali da giocare come se fosse ognuno una battaglia; noi ci saremo ma non possiamo più sopportare prestazioni come quello di Bari, Lo Spezia, Spal e soprattutto il derby, partita di cui tutti, da staff a giocatori, conoscevano l’importanza, che non è stato altro che l’ennesima figura di merda, l’ennesimo delusione e quello che fa più male è stato vedere nuovamente i nostri odiati avversari festeggiare a caso nostro. Abbiamo raggiunto lo saturazione e per questo, anche se con grande dolore, abbiamo deciso di rimanere fuori di non entrare su quei gradoni che per noi sono vita. Per fare questa scelta estrema abbiamo i nostri buoni motivi dati da uno squadra svogliata senza carattere, che gioca solo per lavoro e il derby ne è la dimostrazione, una società assente che si fa viva solo quando vuole attaccare tifosi o istituzioni senza prendersi le proprie responsabilità. Rimarremo fuori proprio per dimostrare che senza i tifosi, senza chi amo questi colori, senza chi si sgola per 90 minuti sara ancora più difficile arrivare alla salvezza. Noi pretendiamo rispetto e attaccamento, cosa non vista ancora do giugno! Torneremo perché è giusto tornare su quei grAdoni ma solo per la maglia, non per altro, ma il segnale di questa giornata deve arrivare forte e chiaro Basta! Vorremmo poi spendere due righe per il nostro non amico presidente che si diletta in tarda notte, visti gli impegni improrogabili, che addirittura non gli hanno permesso di essere presente al derby, a stilare comunicati senza senso o addirittura di risposta ai tifosi della sua squadra esprimendo pensieri al limite dello follia e dicendo solo mezze verità. Le consigliamo di impiegare il suo tempo per la Ternana e la squadra. Non è nostra consuetudine rispondere a becere provocazioni ma questo volta siamo obbligati, sia per for sapere come stanno realmente le cose e sia per darle un suggerimento. Il consiglio è che se facesse silenzio e ammettesse i propri errori sarebbe degno di rispetto, mentre per quanto riguarda gli attacchi o le mezze verità, da lei propinate, possono far abboccare solo degli stolti perché a noi interessano solo la nord e la Ternana, non la leadership dei gruppi; inoltre fra i membri dello nord nessuno ho interessi personali legati alla Ternana. Allo stesso modo non abbiamo mai sparlato o detto menzogne su lei e altri componenti della società. Su quest’ultimo punto volevamo dire che con Carbone non c’è stato nulla di quello che ha detto sul comunicato: sì, l’incontro c’è stato, richiesto dall’ex mister, ma è stato un incontro tranquillo, come giusto che sia, dove è stata analizzata la situazione di quel periodo per cercare soluzioni per il bene della Ternana. Noi di certo non parliamo dietro e quello che dovevamo dirle glielo abbiamo detto a Roma, mentre lei anche in quella occasione non si sbilanciò, non ci diede certezze né risposte. Le chiedemmo dei voucher, delle trasferte, della curva unica e uno maggiore presenza ma lei non soddisfò neanche una di queste richieste. Inutile ormai comprarsi quei quattro occasionali, il popolo e il tifo ternano non sono in vendita. Le consigliamo di chiacchierare e scrivere meno e fare più fatti, e se riesce anche di andare via. Istituzioni e comune assenti, forse troppo indaffarati per inceneritori o aule di tribunali, o peggio ancora – concludono – spalleggiatori di tutto questo. Non ce lo scorderemo».