«Per evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione tengo a sottolineare che il ‘Santa Maria’ ha messo in campo tutte le proprie forze per fronteggiare una situazione che si ripete ciclicamente. Ringrazio tutto il personale del nostro ospedale che ha permesso, con impegno e professionalità, di superare anche questo momento». Il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Terni, Andrea Casciari, fa riferimento al grande afflusso in pronto soccorso in occasione delle festività pasquali.
In particolare, si legge in una nota dell’azienda, «nel periodo 17-24 aprile 2025 si sono registrati 1.260 accessi in pronto soccorso con una media giornaliera di 157 accessi al giorno; il 60% degli accessi si riferisce a codici di priorità a più bassa intensità di cura (bianchi e verdi) e il 13% a cittadini residenti fuori regione. Un eccezionale picco di afflusso in pronto soccorso – spiegano dal ‘Santa Maria’ – si è registrato nel periodo 22-24 aprile in cui, nei tre giorni precedenti la festività del 25 aprile, si sono registrati 569 accessi con una media giornaliera di 189 accessi. Il 62% degli accessi si è riferito a codici bianchi e verdi e oltre il 13% a cittadini residenti fuori regione».
La nota dell’azienda prosegue specificando che «pur in situazioni di oggettivo sovraffollamento registrato in alcune giornate in pronto soccorso, con disagi per i pazienti e per gli operatori, per rispondere in modo efficace alle esigenze della popolazione l’ospedale ha attivato tutte le professionalità presenti, garantendo sempre la presa in carico e la cura dei pazienti. È stato rafforzato il personale infermieristico del pronto soccorso, è stata ottimizzata la rotazione del personale sanitario nelle aree di degenza e sono stati potenziati i trasporti per la dimissione/trasferimento dei pazienti più stabili nelle strutture territoriali e nel presidio ospedaliero di Narni, beneficiando al riguardo delle recenti misure finalizzate a una più fattiva integrazione con le strutture della Usl Umbria 2. Il sovraffollamento registrato in questi giorni in pronto soccorso e il conseguente aumento di pazienti ricoverati nelle diverse aree di degenza – conclude il comunicato del ‘Santa Maria’ – è stato gestito grazie all’impegno straordinario di tutto il personale sanitario».
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