È stata celebrata domenica mattina, nella basilica di San Valentino, la festa delle nozze d’argento presieduta da monsignor Philippe Bordeyne, teologo e preside del Pontificio istituto teologico ‘Giovanni Paolo II’ per le scienze del matrimonio e della famiglia di Roma, e concelebrata dal parroco di San Valentino padre Josline Peediakkel.
Circa 50 coppie, provenienti dall’Umbria e da Roma, accompagnate dai figli e in qualche caso anche dai nipoti e genitori, hanno rinnovato davanti all’urna di San Valentino gli impegni consacrati sull’altare nel giorno del matrimonio.
Tra loro, tre coppie che hanno festeggiato i 50 anni di matrimonio proprio il 23 febbraio, una coppia proveniente dall’India, coppie di sposi romeni, una coppia che ha celebrato i 35 anni di matrimonio e alcuni che avevano partecipato alla festa della Promessa 25 anni fa.
«Ricordate oggi la vostra unione sponsale – ha detto monsignor Philippe Bordeyne – e riconoscere i tanti doni ricevuti. Pensando a ciò che il coniuge ha fatto per l’altro, vi stupirete di quanto è riuscito a fare in questi anni. Questa è la bellezza della coppia: saper fare ciò che l’altro non sa fare, sentire la gioia nell’avere un’apertura del cuore, di disponibilità, di dono, di compassione, nell’amore che si apre agli altri al di fuori della famiglia».
Al termine della celebrazione è stato consegnato a monsignor Bordeyne il premio San Valentino per la teologia. Il premio, promosso dall’Istess di Terni, è stato consegnato dal vescovo di Terni-Narni-Amelia, Francesco Antonio Soddu. Alle coppie partecipanti alla celebrazione delle nozze d’argento è stata consegnata la pergamena ricordo e, alle signore, un omaggio floreale.