Si può abbandonare una barca di cinque metri, con tanto di motore, in un’area pubblica e farla franca?
Evidentemente sì, se si combinano tutta una serie di fattori. Dalla ‘cancellazione’ delle tracce (ad esempio la matricola) che consentono di risalire al proprietario, all’assenza di segnalazioni ‘rapide’ per poter avviare un’indagine efficace, idem l’assenza di strumenti legislativi che – superando ormai vecchie concezioni di privacy – impediscono di archiviare/utilizzare immagini oltre le 24 ore precedenti.
E poi i veri e principali motivi: la furbizia unita all’assenza di senso civico, l’indifferenza per l’ambiente, risparmiare per sé gravando su tutta la comunità . Ma ad oggi quanto compiuto a Terni in via Curio Fornaci, zona Maratta, dove un motoscafo di cinque metri è stato abbandonato in un parcheggio, non ha colpevoli.
E dopo che la polizia Locale ha indagato e poi ha gettato (per il momento e salvo nuovi elementi) la proverbiale ‘spugna’, la palla è passata ad Asm Terni Spa. Incaricata di rimuovere e smaltire il natante ‘naufragato’ a Maratta. Il tutto a spese dei cittadini.