La sede dell’associazione è a Terni, dove è stata fondata nel 2001, la denuncia è partita invece da Roma, a seguito dell’inaugurazione avvenuta nei giorni scorsi di Tulipark, tradizionale kermesse fioristica: nei guai è finito il presidente delle ‘Guardie nazionali ambientali’, accusato di possesso di segni distintivi contraffatti, reato che punisce chi detiene senza autorizzazione distintivi e altri oggetti simulando le funzioni di una forza di polizia. In pratica l’associazione – con tanto di auto di servizio lampeggianti che ricordano per colori e scritte quelle della guardia di finanza, divise, palette, stemmi, distintivi, fino a pistole caricate con spray urticante – avrebbe annoverato al suo interno volontari che svolgono vere e proprie funzioni di polizia. Gli iscritti – secondo le indagini del reparto prevenzione crimine e della divisione amministrativa e sociale della questura di Roma – avrebbero avuto una struttura gerarchica, pagando una quota associativa a secondo del grado che ricoperto, da ‘agente semplice’ a ‘colonnello’. A far scattare i sospetti degli agenti (veri), uno dei volontari notato durante la manifestazione – alla quale era presente anche l’ambasciatrice olandese – per via della casacca con scritto il nome dell’associazione e munito di radio portatile e fondina al cui interno si intravedeva una pistola, risultata poi essere una pistola spray al peperoncino. Le indagini della polizia di Stato proseguono, anche per far chiarezza sulla destinazione dei fondi di beneficenza gestiti dall’associazione. L’auto presente al parco, sequestrata, è risultata pignorata per 150 mila euro.
L’associazione replica
Alberto Raggi è il presidente della Gna: «Quanto accaduto venerdì 19 marzo – la replica – con il sequestro di uomini e mezzi della Associazione di Volontariato Guardia Nazionale Ambientale è contro ogni logica del rispetto democratico. Siamo stati equiparati a delinquenti, neanche con Gladio. Tutte persone – precisa Raggi – che danno il loro contributo e il loro prezioso tempo al volontariato. La nostra storia è chiara e limpida: da corsi di educazione ambientale nelle scuole, pattuglie nelle città e nelle campagne alla ricerca di discariche abusive pericolose per ambiente e salute, protocolli d’intesa con le pubbliche amministrazioni e collaborazione con le forze di polizia. Da Amatrice a Rigopiano fino all’apporto alla popolazione e al servizio sanitario in questa emergenza sanitaria. La Guardia nazionale ambientale, una Onlus che si basa sul volontariato, è sempre più attiva e opera in tutta Italia. Denigrare così una associazione riconosciuta con decreto del ministero Ambiente e che opera con i propri volontari con le amministrazioni pubbliche è per noi un grande dolore dopo anni e anni di sacrifici anche a scapito delle nostre famiglie. Infine voglio ricordare a chi ci sta denigrando che la formazione di un pensiero ambientalista si rivolge innanzitutto alle giovani generazioni. Siamo fortemente convinti che la formazione e coinvolgimento delle nuove generazioni sia un valore aggiunto e di grande efficienza sul piano pratico quindi il nostro progetto è quello di continuare e, ove possibile, intensificare la formazione – termina – dei ragazzi mediante corsi di educazione ambientale ed attività pratiche di coinvolgimento nel rispetto della società , della natura e degli animali perché il volontariato è attualmente il grande motore delle emergenze e in molti casi anche la spina dorsale di numerose attività di assistenza alla popolazione anche nei casi di normale vita quotidiana».