A poco più di due mesi dalla scadenza del contratto per le pulizie delle strutture di proprietà del Comune di Terni – vicenda segnata da una lunga e dolorosa, per i lavoratori, vertenza – appare sempre più probabile, visto il tempo trascorso e le ‘grane’ di palazzo Spada, una proroga per sei mesi all’attuale affidatario Magika Service. In attesa che la prossima amministrazione comunale, questa la speranza, ‘prenda il toro per le corna’.
A farsi sentire di nuovo sono i lavoratori dell’appalto, esasperati dai tagli di orari e compensi che da un anno a questa parte – da quando il Comune, prima di ‘fallire’, ha scelto la strada del ‘risparmio estremo’ sulle pulizie – hanno dovuto sopportare. «Ormai s’è capito che si andrà verso una proroga e non certo una gara – dice una donna – ma almeno non ci costringano a lavorare nelle condizioni dell’ultimo anno. Io, per dire, mi sono vista tagliare lo stipendio del 70%».
A preoccupare i lavoratori è anche il silenzio calato sulla vicenda: «Guardate – dice la donna – che i problemi sono ancora tutti lì. Io per pulire il palasport Di Vittorio, 1.600 metri quadrati fra campo di gioco, spalti, spogliatoi e uffici, ho a disposizione un’ora e quaranta minuti al giorno. Prima che il Comune decidesse di risparmiare, dando spazio ad offerte stra-ribassate, avevo a disposizione cinque ore. Ditemi voi che impianto consegniamo ai giovani di questa città, a chi lo utilizza per eventi e accoglie anche sportivi e famiglie da fuori Terni. Certe volte mi vergogno a pensare che lì nelle docce ci sono due dita di calcare».
Problema sociale Di recente proprio al ‘Di Vittorio’, la donna ha effettuato tre rientri settimanali in concomitanza con un torneo regionale di calcio a cinque: «Va bene tutto, ma anche qui, chi lo utilizza durante l’anno non ha diritto allo stesso decoro? Speriamo, per noi ma anche per chi usa le strutture del Comune, gli stessi uffici, che la prossima amministrazione sia sensibile ad un problema molto più grande del risparmio ottenuto dall’ente».