di S.F.
Sono oltre cento le pagine che compongono la relazione di Asm sul bilancio di esercizio 2022, chiuso con un utile d’esercizio da oltre 1,3 milioni di euro e, al contempo, una nuova ascesa dei debiti fino a sfiorare quota 100 milioni. Le cose da sistemare non mancano. Tra i temi trattati nel maxi documento non passa inosservata la Tariffa rifiuti corrispettiva (Taric): interessante notare – i dati che riportiamo sono ufficiali al 31 dicembre dello scorso anno – come siano pressoché raddoppiati i crediti verso i clienti per fatture emesse.
PRIMO BILANCIO ASM POST LIAISON CON ACEA: UTILE +1,3 MILIONI, MA RISALGONO I DEBITI
IL BILANCIO DI ESERCIZIO ASM 2022 – DOCUMENTO

I crediti verso clienti per la Taric
Bene, qual è il dato curioso? In una delle tabelle riepilogativa viene messo nero su bianco che al 31 dicembre 2022 risultano crediti verso clienti Taric (gestione Asm) per 13,4 milioni di euro, quasi il doppio nel rapporto con i 6,7 milioni del 2021. Come si spiega? «Si ricorda che nel 2021, 18 Comuni della Provincia di Terni, hanno deliberato il passaggio della tassa sui rifiuti (Tari) a tariffa (Taric), pertanto, anche nell’anno di bilancio, la società , in qualità di mandataria dell’Rti, Asm/Cns, ha proceduto a fatturare ed incassare il corrispettivo Taric. L’importo indicato – la specifica – rappresenta il credito, al 31 dicembre 2022, maturato nei confronti dei cittadini dei comuni gestiti da Asm (13,6) e da Cns (5,9). In merito all’importo dei crediti Taric gestione Cns, si precisa che tali crediti costituiscono una mera partita di giro nel bilancio della società in quanto l’importo del fatturato attivo è allocato per pari importo tra i debiti verso Cns. Per tale credito il rischio di insolvenza è interamente in capo a Cns». Curioso. Tra i crediti ci sono anche 1,5 milioni per i conguagli.
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La liaison con Acea, il credito con il Comune e l’insolvenza
Altrettanto interessante a livello contabile la situazione sviluppatasi per via dell’aggregazione industriale con il gruppo Acea, seppur in questo caso relativa ‘solo’ al primo closing. Il resto lo vedremo nel bilancio 2023: «Da tale operazione – ricorda la partecipata di palazzo Spada – l’attività di controllo della società è in capo ad Acea Spa e non più al Comune di Terni che, fino al 05 dicembre 2022, deteneva l’intero capitale di Asm Terni. Questo evento ha generato la riclassifica dei crediti, che la società vanta nei confronti del Comune di Terni, pari a 692.575 euro al 31 dicembre 2022, tra i crediti verso clienti». Nel documento c’è spazio anche per il rischio di credito di insolvenza derivante dall’introduzione della Taric: al fine di mitigarlo «sono state intraprese azioni finalizzate ad anticipare le attività di sollecito e recupero del credito (dalla phone collection al recupero coattivo)».
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La vecchia tassa e il fondo di svalutazione crediti
Si resta sullo stesso argomento, ma questa volta per delucidazioni sul fondo di svalutazione crediti quantificato in 6,9 milioni di euro. Si parte da molto lontano: «In relazione – viene puntualizzato – ai crediti residuali derivanti dalla gestione diretta della riscossione operata da Asm Terni, quanto alla tariffa/tassa sui rifiuti (ovvero fino al 1° semestre 2014) l’art.7 c.9 del Dl 78/2015 ha definitivamente sancito il principio di non far pesare l’onere degli insoluti sull’azienda che gestisce il servizio e, di conseguenza, sulla fiscalità generale, stabilendo, in particolare, che annualmente, nella determinazione della tassa sui rifiuti (Tari) ad opera dei Comuni ‘..tra le componenti di costo vanno considerati anche gli eventuali mancati ricavi relativi ai crediti risultati inesigibili con riferimento alla tariffa di igiene ambientale, nonché al tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares)’». Tradotto? «In sostanza, i crediti Tia e Tares non hanno quindi, per esplicita norma di legge, dubbi di futuro realizzo, o perché si incasseranno direttamente dall’utente o, al momento in cui si prenda atto di questa impossibilità , attraverso un corrispondente incremento della Tari, ora Taric». Su questo fronte la partecipata ribadisce che dal 2021 il rischio del credito è tornato in capo al gestore e che in bilancio c’è l’iscrizione «di crediti Tari del Comune di Terni relativi al periodo 2006-2014 per un importo di 12,4 milioni, recuperabili progressivamente in tariffa». Nel bene (poco) o nel male (abbastanza, sponda cittadinanza) la Taric continuerà ad essere argomento spinoso a lungo.
Acea: Palermo confermato Ad
Nel contempo a Roma il nuovo Cda di Acea ha confermato Fabrizio Palermo amministratore delegato. Per lui c’è anche la carica di direttore generale. «Nel corso della medesima riunione il consiglio di amministrazione ha, inoltre, nominato Fabio Paris dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Acea Spa». Paris è uno dei componenti del Cda di Asm Terni in qualità di vicepresidente.