di Fra.Tor.
È attivo da martedì l’ambulatorio sperimentale per i codici bianchi e verdi al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Terni, organizzato insieme alla Usl Umbria 2. Si tratta del primo ambulatorio del genere in Umbria, tra i primi in Italia. Nell’ambulatorio, che sarà attivo dalle 9 alle 19 dal lunedì al venerdì e dalle 9 alle 14 sabato e prefestivi, verranno trattate alcune patologie a più bassa intensità di cura, ricomprese nelle due liste di attesa (codici bianchi e verdi) del pronto soccorso. L’attività è rivolta esclusivamente ai pazienti residenti nel territorio della Usl Umbria 2, come da norma.
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L’intervista a Giorgio Parisi
Il progetto
«Il progetto – spiegano il direttore generale dell’azienda ospedaliera Andrea Casciari e il direttore generale della Usl Umbria 2 Massimo De Fino – ha una durata sperimentale di 3 mesi, con possibilità di proroga, ed è realizzato rispetto alle nuove esigenze del panorama sanitario e costruito sulla base dei nuovi bisogni emersi nell’attuale contesto storico, che prevedono un supporto della medicina territoriale alle strutture ospedaliere nell’ottica dei cambiamenti che negli ultimi tempi stanno investendo il servizio sanitario nazionale. Il nuovo servizio sarà gestito da 12 medici di medicina generale e continuità assistenziale che hanno aderito su base volontaria: su turnazione saranno presenti quindi un medico a ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelte e ad attività oraria (titolari e sostituti), un infermiere del triage di pronto soccorso, un infermiere dell’ambulatorio codici bianchi e verdi».
Gli obiettivi
Gli obiettivi del progetto sono quelli, è stato spiegato, «di creare le basi per supportare il pronto soccorso nell’applicazione dei percorsi, velocizzando la presa in carico del paziente e favorendo il miglioramento della qualità del servizio; diminuire i tempi di attesa per i codici a minore intensità di cura; ridurre i tempi di attesa per i pazienti con diversa priorità; ridurre i tempi di gestione del paziente, dal momento dell’accettazione alla dimissione; ridurre i tempi di permanenza dei codici bianchi e verdi, e di conseguenza ottimizzare i tempi di attesa anche per gli altri codici colore di maggior gravità». Prosegue, così, «il nostro lavoro sulla strada del miglioramento delle prestazioni sanitarie – aggiunge Casciari – anche sul fronte del pronto soccorso. L’apertura dell’ambulatorio punta alla valutazione di alcune patologie, codificate come codici bianchi e verdi in fase di triage, che possono trovare risposta nelle competenze del medico di medicina generale o di continuità assistenziale, contribuendo a migliorare la gestione della domanda di prestazioni a bassa priorità al pronto soccorso. A livello più generale, questa nuova organizzazione va nella direzione di costruire sperimentalmente una rete ben organizzata con il territorio, migliorando l’approccio clinico e organizzativo per una serie di patologie a bassissima intensità di cura, che inutilmente affluiscono al pronto soccorso».