Una sola addetta alle pulizie – e con i ‘minuti contati’ – per tutti gli uffici e i bagni del cimitero comunale di Terni: se il risultato non può essere dei migliori, e le proteste non mancano, è anche colpa di chi, con i propri comportamenti incivili, contribuisce ad appesantire un situazione di profondo degrado.
La dimostrazione è in ciò che l’addetta, ma anche i frequentatori della struttura, si sono trovati di fronte lunedì. Il caso più emblematico è relativo al bagno pubblico situato accanto all’ex inceneritore, dove un anonimo utente ha effettuato i propri bisogni corporali, ricoprendoli poi con un po’ di terra, all’interno di un lavandino. Immaginabile lo spirito con cui l’addetta si è trovata a dover pulire quei sanitari.
Degrado profondo Ma la realtà non è migliore nei – decrepiti – bagni posti accanto agli uffici, a poche decine di metri dall’ingresso principale. Lì, in una struttura che versa da anni in condizioni pessime, c’è chi – nonostante il cartello che segnala come rotto uno dei bagni – ha continuato ad utilizzare le ‘turche’, lasciando le stesse otturate con della carta e con una situazione igienica pessima. Così a fronte di bagni che definire tali è comunque difficile, a fronte dell’evidente carenza (numerica e di tempo a disposizione) del personale che si occupa delle pulizia, c’è anche chi non si cura del bene pubblico in un luogo peralto sacro. E neanche del lavoro altrui.