Una rissa fra detenuti che il sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe definisce «estremamente pericolosa». È quella avvenuta lunedì mattina nel carcere di Terni: «Verso le 11.45 – spiega Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sappe – si sono fronteggiati otto detenuti di varie nazionalità: albanesi, nordafricani ed un italiano. Una rissa violenta e sconsiderata in cui diversi di loro hanno riportato ferite e sono stati accompagnati presso l’infermeria del carcere. Sono stati bravi i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere ternano a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza».
«Troppi eventi critici» «È solamente grazie ai poliziotti penitenziari – aggiunge il segretario generale del Sappe, Donato Capece – se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. In Umbria, poi, gli eventi critici sono costanti ma nessuno fa nulla, né aumento di poliziotti penitenziari, né provvedimenti concreti. Davvero non comprendo come si possa aver avuto il coraggio, nella recente legge di modifica della legge penale e penitenziaria, di estendere ancora di più la vigilanza dinamica nelle carceri, che vorrà dire più caos e violenza nei penitenziari».