
Un nuovo piano finanziario tecnico-economico da 3 milioni 113 mila euro. Questo il ‘conto’ per concludere la complessa – si va avanti da oltre un decennio – partita per la realizzazione della bretella tra via Urbinati e Santa Maria Maddalena: la riorganizzazione dell’intervento è stata approvata mercoledì mattina in giunta come spiega l’assessore Benedetta Salvati.
LA SPESA SALE ANCORA: SI VA CON IL 1° LOTTO FUNZIONALE

Doppio lotto e progetto esecutivo
L’intervento è suddiviso in due lotti. Il primo vale poco meno di 2 milioni di euro – approvato il progetto esecutivo – e c’è la copertura finanziaria, il secondo invece «sarà appaltato in continuità e la copertura finanziaria sarà garantita con un mutuo nel prossimo piano delle opere pubbliche» spiegano da palazzo Spada. Il totale come detto è di oltre 3 milioni. La ripartenza ci sarà con il primo lotto che prevede il «completamento della rotatoria di Via Urbinati; la messa in sicurezza dei fronti di scavo est ed ovest della bretella e la realizzazione di opere di contenimento; la realizzazione del ponte stradale per consentire l’accesso alla lottizzazione residenziale di via Villa Fongoli; la sistemazione dell’impianto di pubblica illuminazione (sulle parti funzionali); le opere accessorie e funzionali». Per quel che concerne il secondo si tratta delle opere «sulla rotatoria di Santa Maria Maddalena; i diaframmi lato rotatoria di Santa Maria Maddalena; le cordolature sui diaframmi; la pavimentazione stradale della bretella; i rivestimenti dei diaframmi e lo smaltimento delle acque meteoriche».
LA SPESA PER IL NOLEGGIO DELLE RECINZIONI

A breve l’affidamento
Ad esporsi – sul tema i cittadini sono giustamente incalzanti considerando tutte le precedenti tappe – è la Salvati: «Sul completamento della bretella Via Urbinati-Santa Maria Maddalena siamo riusciti, finalmente, a districare la matassa determinata dalla vecchia situazione, rivedendo il progetto e il quadro economico complessivo, con l’obiettivo di ridare il via al più presto ai lavori. In sostanza i nostri uffici hanno definito le procedure per la ripresa dei lavori che saranno affidati a breve: stante la situazione determinatasi con le ditte precedentemente incaricate, l’amministrazione comunale è infatti obbligata ad avviare nuove procedure ordinarie di appalto. Lo fa dopo aver definito di nuovo la programmazione delle opere e della spesa occorrente e dopo aver rivisto e aggiornato il relativo progetto delle opere di completamento, con i nuovi costi dei lavori, anche in considerazione degli aumenti degli ultimi mesi».
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